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Dopo il pareggio maturato nel pomeriggio tra Juve e Benfica per quel che riguarda la Youth League, l'allenatore dei bianconeri, Paolo Montero, ha rilasciato delle dichiarazioni su quella che è stata la sfida. 

SULLA GARA - 'Sono convinto che noi non abbiamo sofferto tanto: bisogna anche tenere conto dell'avversario che avevamo di fronte oggi.  Abbiamo reagito bene e l’importante in questo caso è che loro si devono rendere conto di entrare con la testa giusta, come giocato con Atalanta, Empoli e Sassuolo, non come a Parigi che ci deve comunque servire perché loro devono sapere che possono sbagliare. Loro possono farlo, ma ciò che non va sbagliato è l’atteggiamento e questo per fortuna ce l’abbiamo ma siccome siamo alla Juventus dobbiamo sempre cercare di migliorare'. 

SUI GIOVANI - 'Qua stiamo cercando di fare una bozza per far sì che loro, se Dio vuole, facciano come Miretti e Fagioli che ora sono in prima squadra. Con il turnover facciamo in modo che tutti crescano, che tutti abbiano una chance. In tutte le squadre c’è sempre uno zoccolo duro, ma facciamo in modo che giochino tutti altrimenti come fanno a migliorare e avere esperienza? Per questo un allenatore dice che tutti devono essere pronti. Non è una bugia. Anche Ripani, che ha giocato poco, oggi è entrato ed è stato uno dei tre migliori della squadra. Non è merito mio ma suo, perché si è allenato tutti i giorni al massimo. Quello devono capirlo, perché servirà anche in prima squadra. Quanto aspettiamo in prima squadra? Che bisogna vincere subito'. 

SUL PASSATO - 'Quando uno è bambino va a giocare contro i più forti: bisogna giocare contro i migliori, e se lo fai tutte le domeniche lì valuti a che livello sei. Quando ti alleni con i migliori, come è capito a me arrivando dall’Atalanta che mi sono allenato con Ferrara, Peruzzi, Pessotto, fenomeni che avevano già vinto, è normale che se sei una persona che ascolta cresci. Con la partita di oggi, loro devono essere consapevoli che con questa testa possiamo arrivare lontano, in campionato e in Europa. Sempre con umiltà e piedi per terra. Senza lavoro non si ottiene niente'.