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I minuti regolamentari non bastano, i supplementari nemmeno. Si va ai calci di rigore per decidere questo Mondiale invernale in Qatar. A trionfare è l'Argentina per la terza volta nella sua storia. Ora vediamo nel dettaglio come sono andate le gare dei tre bianconeri in campo: Angel Di Maria, Adrien Rabiot e Leandro Paredes. 

DI MARIA - Decisivo, provvidenziale, fondamentale è stato Angel Di Maria, uno dei migliori dell'albiceleste, se non il migliore. Dopo 20 minuti di gara El Fideo viene abbattuto in area di rigore da Ousamane Dembele e si conquista un tiro dagli 11 metri. Poco dopo l'Argentina conclude un azione da manuale ed è proprio l'esterno della Juventus a calciare in porta ed esultare con il cuore fatto con le mani. Dopo un'ora di gioco è stato sostituito, probabilmente non aveva l'intera gara nelle gambe. 

PAREDES - L'altro sudamericano Leandro Paredes invece è entrato in campo al minuto 102, primo tempo supplementare, con la gara sul risultato di 2-2. Viene ammonito nel secondo tempo supplementare per un brutto fallo ai danni di Camavinga. Si prende la responsabilità di calciare uno dei cinque rigori e non delude le aspettative nonostante Loris tocchi. 

RABIOT - Destino diverso quello di Adrien Rabiot, che lascia Doha sconfitto. La sua gara dura 95 minuti, quando lascia il campo stremato. Una gara di grande sostanza e sacrificio, in linea con quella della squadra di Deschamps che si accende dopo 70 minuti di gara.