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Un lungo show del costo di... 7 euro. Questo il "valore" economico, stando a quanto svelato da Calcio e Finanza, dell'intervento di Luciano Moggi - che di certo non era passato inosservato - durante l'assemblea degli azionisti della Juventus del 27 dicembre scorso, in cui era anche stato approvato il bilancio al 30 giugno 2022 (con una perdita di 238 milioni di euro): l'ex dirigente del club bianconero aveva difeso strenuamente il presidente dimissionario Andrea Agnelli sul caso plusvalenze, per poi consegnargli una chiavetta usb contenente, a suo dire, tutti i file relativi a Calciopoli, compresi gli stralci delle intercettazioni telefoniche riguardanti altri club italiani. 

LA RICOSTRUZIONE - Secondo i documenti dell'assemblea che C&F ha avuto modo di visionare, Moggi possiede direttamente 20 azioni della Juventus, pari allo 0,0000008% del capitale. "L'ex dirigente - si legge sul noto portale specializzato in temi economico-finanziari - non era infatti presente tra gli azionisti del club bianconero nell'ultima assemblea dei soci andata in scena a fine novembre 2021: considerando il prezzo medio tra fine novembre 2021 e fine dicembre 2022, pari a 0,35 euro per azione, il costo per le 20 azioni si aggirerebbe così intorno ai 7 euro". Un acquisto recente, insomma, che fa pensare come la scelta di volere anche poche azioni in mano fosse legata proprio alla possibilità di intervenire in assemblea per schierarsi accanto ad Agnelli.