commenta
"Lettera aperta al presidente della Federcalcio, Gravina: nel nostro pallone ci sono storture che vanno riportate alla verità.

Premesso che la giornata non ha portato varianti particolari alla classifica, che la Juve veleggia verso l’ottavo scudetto, che Napoli e Inter si contenderanno il secondo posto, e che in coda i giochi sono già quasi fatti, ci siamo presi la licenza di disquisire su fatti di politica sportiva, anziché del pallone che rotola sul campo. 
Per cui, tenuto anche conto dell’avvento alla presidenza del “nuovo” Gabriele Gravina, ci permettiamo di esternare a Lui alcune nostre idee che potrebbero migliorare soprattutto la giustizia sportiva, affinché sia uguale per tutti e non solo per alcuni. Speriamo di essere perdonati se, brutalmente, consigliamo il Presidente di “sorvegliare" attentamente proprio i “sorveglianti”, magari ponendosi la domanda del perché di recente il generale Super Procuratore del Coni abbia rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili, affidandole ad una dichiarazione neppure tanto sibillina "me ne vado perché non si può lavorare, ci sono troppe lobbies”.

RIBALTAMENTO - Se riuscirà a tenere a bada questi signori, renderà sicuramente un grande servizio alla Giustizia stessa. Prendendo ad esempio spunto dai disordini avvenuti nei pressi di San Siro, in occasione di Inter-Napoli, sarebbe interessante sapere perché la Procura federale stia ancora al lavoro sulle dichiarazioni di De Laurentiis, mentre a Max Allegri sono stati subito inflitti 10.000 euro di multa solo per aver previsto che le dichiarazioni del presidente napoletano potevano montare i tifosi e creare disordini. Così facendo sembra quasi che siano più pericolose le dichiarazioni di chi cerca di prevenire gli incidenti, al posto di chi, al contrario, li può alimentare. Non le pare Presidente Gravina? 

Su Calciopoli poi, visto che Lei, in quei momenti, non era presente negli uffici che contavano. Due persone, a quel tempo, ebbero il coraggio di rendere pubblico il loro pensiero. Enzo Biagi che dichiarò: “Stanno mettendo di mezzo Moggi per coprire altri scandali importanti avvenuti nel nostro Paese”, o l’avv. Benedetto, allora Giudice sportivo di Settore Giovanile nella FIGC, che dette le dimissioni nelle mani di Guido Rossi, allora commissario della Federazione nonché consigliere dell’Inter: "Non condivido il suo operato e siccome la sera voglio andare a letto con la coscienza a posto, rassegno le mie dimissioni irrevocabili”. 
Presidente Gravina, Le è sembrato giusto radiare delle persone quando la sentenza finale del Tribunale Sportivo recita: ”campionato regolare, nessuna partita alterata”? Si è parlato di arbitri collusi e poi sono stati assolti tutti, anche dalla giustizia ordinaria, per non aver commesso il fatto, mentre furono emesse condanne (prescritte) per il solo che sarebbe come dire di aver letto il pensiero di una persona su quello che poteva fare... ma che non ha fatto, se è vero che gli arbitri furono assolti. E che la Juve non avesse commesso illeciti lo ha dimostrato la Giustizia Sportiva stessa che si è dovuta arrampicare aritmeticamente sommando 6 art.1 per fare un articolo 6. Mentre per Moratti e la sua squadra non ci fu bisogno di arrampicarsi perché l’illecito fu concretizzato: lo scrisse il Procuratore Federale di quel tempo, dr. #Palazzi: "l’Inter è la Società che rischia più di tutte per il comportamento illegale del suo presidente”. L’ha confermato una sentenza del Tribunale di Milano, di recente andata in giudicato, che sarà mia cura inviarle, così potrà rendersi conto dell’intrigo. Parlare con i designatori a quel tempo era ammesso, non era ammesso ovviamente chiedere il loro aiuto per vincere una gara: .

ASSURDE CRITICHE - E pensare che proprio a quella squadra è stato assegnato lo scudetto vinto sul campo dalla Juve. Non le pare, Gravina, che sarebbe il caso di fare giustizia, restituendo gli scudetti a chi li ha effettivamente vinti? Non è stato neppure tenuto conto che quella squadra aveva confezionato un passaporto falso per Recoba, al fine di poterlo tesserare da comunitario pur essendo extracomunitario. Che ne dice poi del manager nerazzurro che confezionò questo imbroglio, che fu sanzionato dalla giustizia Ordinaria e Sportiva, e ora siede nella panchina della nostra Nazionale? Non Le pare una comica? Dopo tutto c’è anche chi critica la Juventus perché all’Allianz espone 36 scudetti, il numero di quelli effettivamente vinti. Allo stesso modo criticano la mia presenza alla Continassa ,quasi fossi andato a casa loro senza chiedere il permesso".

Una lettera di Luciano Moggi a Gabriele Gravina, pubblicata sui propri profili social.