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Osserva, studia, annusa il colpo e lo intuisce. E poi zac, parte all'assalto: "Quando mi muovevo voleva dire che era quasi fatta". Parola di Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus che ci ha raccontato trattativa per trattativa come ha portato alcuni campioni alla Juventus. Il risultato del sondaggio lanciato qualche settimana fa l'ha proclamato vincitore indiretto. "La Juve del Millennio" è quasi tutta sua (nove giocatori su undici). Noi abbiamo scelto il modulo, 4-3-3, voi i giocatori e l'allenatore. Giorno dopo giorno, con le vostre preferenze. Andiamo a vedere chi avete votato: in porta Gigi Buffon, titolare indiscusso; il terzino destro è Thuram, dall'altra parte Zambrotta con Barzagli-Chiellini coppia centrale; le chiavi del centrocampo sono nella mani di Andrea Pirlo, regista di questo top team. Come mezz'ali avete scelto Davids e Zidane. Tridente d'attacco formato da Nedved, Trezeguet e Del Piero. In panchina: Marcello Lippi.

Aneddoti e retroscena della Juve del Millennio raccontati da chi l'ha costruita: dai colpi da novanta alla cessione di... Del Piero: "Era tutto fatto". Luciano Moggi ci racconta tutto!

BUFFON (2001) -
“Sono andato a Parma da Tanzi dandogli 55 miliardi più Bachini. Piaceva anche a Barcellona e Roma, ma è stata una trattativa veloce perché i gialloblù dovevano vendere e lui voleva venire da noi. Ci ho messo un po' a inserire Bachini perché loro volevano 100 miliardi senza contropartite, ma in mezza giornata abbiamo chiuso tutto”.

THURAM (2001) - “L’abbiamo preso lo stesso giorno di Buffon. Siamo andati a Parma per comprare Gigi e in mezza giornata abbiamo portato a Torino lui e Thuram. Volevo fare in fretta, perché avevo paura potesse uscire la notizia sui giornali con il rischio che saltasse tutto”.

CHIELLINI (2004) - “Era in comproprietà tra Roma e Livorno. I giallorossi avevano il mercato bloccato, così il presidente Spinelli ha preso anche l'altra metà del cartellino per poi cederlo a noi. L'ho pagato 20 miliardi e il primo anno l'abbiamo girato in prestito alla Fiorentina. Quando è arrivato in bianconero era un terzino sinistro, noi l'abbiamo spostato al centro”.

ZAMBROTTA (1999) - “Era una mezza punta, l’abbiamo preso dal Bari spostandolo sulla fascia. E mi pare abbia fatto molto bene, anche lui è un campione del mondo. La valutazione non era quella di un grande giocatore perché ancora giovane, l’ho pagato circa 2/3 miliardi”.

DAVIDS (1997) - “Lo seguivo già dai tempi dell'Ajax, ho provato a prenderlo ma sono stato anticipato. Quando ho saputo che il Milan voleva cederlo al Barcellona per via del suo carattere un po' esuberante, non ho esitato un attimo a fiondarmi su di lui. L'ho pagato 5 miliardi”.

ZIDANE (1996) - “L’ho visto in una doppia sfida andata e ritorno tra Bordeaux e Milan di Coppa Uefa in cui ha fatto la differenza vincendo praticamente da solo la gara di ritorno. Il Bordeaux aveva bisogno di fare cassa, l'ho preso per 5 miliardi. Lo stesso anno il Milan ne ha pagati 18 per Dugarry”.

NEDVED (2001) - “Ogni volta che giocavamo contro la Lazio a Roma ci faceva gol. Quell'anno avevo bisogno di un giocatore con le sue caratteristiche e sono riuscito a prenderlo poco prima di vendere Zidane. Ero sicuro dell'addio del francese perché il futuro presidente del Real Madrid mi aveva chiesto se poteva sponsorizzarlo per salire alla presidenza, ma prima che lo sapessero tutti ho preferito prendere Nedved altrimenti la Lazio avrebbe potuto alzare il prezzo”.

TREZEGUET (2000) - “Era ancora un ragazzino, lo conoscevo già perché lo stavo osservando da tempo con il Monaco. Ho puntato su di lui per sostituire Henry ceduto all'Arsenal. E' arrivato l'estate del golden gol nella finale dell'Europeo contro l'Italia, mi serviva un centravanti d'area di rigore ed ero sicuro che fosse il giocatore giusto. In più, i francesi in Serie A hanno fatto spesso bene”.

DEL PIERO - Alt. Alex non è un suo acquisto. Ma Moggi ci racconta un retroscena: “Quando sono arrivato era stato ceduto al Parma, contratti già firmati. Lui era a New York per il Mondiale '94 e lì c'era anche Tanzi. Così li ho raggiunti anche io e dopo qualche giorno ho convinto il presidente gialloblù a ridarmi Del Piero. In cambio gli ho girato Dino Baggio”.