commenta
A Calciomercato.com, Mirabelli parla di Milan e del derby. Ma occhio a ciò che racconta sulla Juve e sui suoi obiettivi.

LOCATELLI - "Per me è un gran dispiacere aver visto andare via lui e André Silva. Il Sassuolo voleva Locatelli già quando c'ero io. Ce l'hanno chiesto, ma volevo darlo solo in prestito o con diritto di recompra a favore del Milan e alle me condizioni, alla fine l'affare non è mai decollato".

BONUCCI - "Più che un'idea è stata un'occasione. Non era un acquisto programmato, ma un'opportunità del momento. Abbiamo sfruttato la sua rottura con Allegri, e quando c'è stata la possibilità l'abbiamo colta al volo. Molti hanno criticato la nostra scelta di prenderlo, ma per me non si può mettere in discussione l'acquisto di uno dei migliori difensori. C'era solo bisogno di tempo, per tutti".

IL RETROSCENA - "Quando avevamo chiuso l'affare, io andai via e rimasero Fassone con l'agente di Bonucci, Lucci. Il procuratore convinse Marco a dare a Leonardo la numero 19, ma non sapevano che io l'avevo già promessa a Kessie. Così successe il finimondo perché nessuno dei due voleva mollare quella maglia, e c'è stato il rischio concreto che uno dei due acquisti saltasse. Ricordo che durante la tournée in Cina doveva giocare un'amichevole col Bayern, e cinque minuti prima dell'inizio della gara Kessie non voleva entrare in campo senza la 'sua' 19. Alla fine però, grazie alla sua straordinaria umanità, è riuscito a capire la situazione e ha fatto un passo indietro lasciando quel numero a Bonucci".