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La natura esatta della proprietà del Milan, da quando Berlusconi ha chiuso nel 2017 la cessione del club a Yonghong Li, è stata piuttosto "sfuggevole". Il nuovo padrone cinese, nel giro di un anno, si è rivelato infatti un millantatore di capitali che in realtà non possedeva e il 21 luglio 2018 la squadra rossonera è stata rilevata dal fondo Elliott, del magnate newyorkese Paul Singer, che aveva prestato i soldi a "mister Li" ottenendo come garanzia... lo stesso Milan. Ma come spiega oggi il Corriere della Sera, anche ora i misteri non mancano...

COUP DE THEATRE - Il Milan è posseduto quasi interamente da una società lussemburghese di nome Project Redblack: a essa facciamo riferimento nel descrivere la "proprietà del Milan". Ed è quindi la Project Redblack ad aver fatto il famoso prestito a Yonghong Li per poi prendersi il club l'anno dopo. Dato che Elliott ci mette la faccia e i soldi nella gestione milanista, ci aspetteremmo di trovare il fondo americano come proprietario delle quote di maggioranza della Project. Invece, stando ai documenti attualmente disponibili, il 51% della società lussemburghese appartiene alla Blue Skye dei manager napoletani Salvatore Cerchione e Gianluca D'Avanzo, mentre Elliott detiene il 49%. Tradotto: la "vera proprietà del Milan" è una torta da spartire tra Cerchione e D'Avanzo.

DUE DOMANDINE - Nulla di illegale, sia chiaro. Ma il Corriere esprime un dubbio legittimo: perché Elliott ha "sborsato centinaia di milioni per sostenere e valorizzare un'azienda, dovendone rispondere ai propri investitori, senza prendersi la maggioranza assoluta"? E poi, perché Elliott sostiene di controllare il 95% del Milan? Una parziale risposta arriva dal security agreement siglato tra le due entità che compongono Project Redblack: il socio di maggioranza Blue Skye (ossia i due manager partenopei) ha dato in pegno il 46% delle quote societarie (la quasi totalità della propria fetta, dunque) alla King George, una controllata di Elliott. Quel 95% è dunque la somma tra il 49% effettivamente detenuto dal fondo di Singer più il 46% di pegno.

SI ATTENDONO SVILUPPI - Tutto molto bello, ma avere titoli in garanzia non vuol dire averne la proprietà: Project Redblack, quindi il Milan, resta proprietà della Blue Skye. E mentre sul campo la squadra veleggia in testa alla classifica, salgono la curiosità e gli interrogativi riguardo alla struttura che governa il club.