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In casa Inter e Milan è tema d’attualità la costruzione del nuovo San Siro. Il Comune di Milano sta trattando con i club, in particolare sul riconoscimento dell’interesse pubblico sul distretto dello sport di San Siro, voluto dalle società. Per farlo, la giunta comunale pone ben 16 condizione, tra le quali la dichiarazione degli effettivi titolari, ovvero i reali proprietari dei club. Secondo l’inchiesta di Report, c’è poca chiarezza in merito al fondo Eliott, e i reali proprietari del Milan sarebbero Gianluca D’Avanzo e Salvatore Cerchione, due finanzieri che siedono nel consiglio d’amministrazione del club. Consigliere d’amministrazione della società e socio di Blue Skye, il secondo è stato vice presidente della banca Morgan Stanley, passando poi al fondi di investimento D.B. Zwirn & Co che dà vita a Blue Skye nel 2005. Ora detiene l’intero pacchetto azionario della società presente nella rete controllante del Milan. Anche D’Avanzo milita nel fondo come vice presidente nel 2005, trovandosi poi con Cerchione in Blues Skye e successivamente al Milan.

CONTATTI CON IL MONDO BERLUSCONIANO – Scavando nel curriculum dei due, Report ha notato il legame a doppio filo con la finanziaria Sopaf, nel quale cda era presente Adriano Galliani. D’avanzo e Cerchione hanno poi acquistato le quote di una società italiana che controlla il produttore di matite Fila attraverso la società Project Pencil. 50 milioni l’importo dell’affare, 10 come anticipo e 40 di saldo, ma in questa operazione entra in gioco Eliott, che tramite due società offshore presta ben 20 milioni. Dopo 5 giorni, la stessa somma rientra sia alla Blue Skye che al fondo americano, lasciando dubbi sui 40 milioni del saldo, creando un’operazione a saldo zero. Un mistero per Report, come quello della compravendita del Milan. ​Report, infine, avrebbe scoperto l’identità dei veri proprietari del Milan dall’ultimo direttiva antiriciclaggio voluta dall’Europa, che impone a ogni paese membro un registro dei beneficiari finali delle operazioni fatte dalle società e questo al di là di accordi privati, tra soci o azionisti per la governance di una società. Mentre l'Italia non ha ancora il suo registro, il Lussemburgo si è da poco adeguato alla normativa ed è lì che avrebbe letto chi sono i nuovi titolari effettivi del Milan, almeno sulla carta, con una quota di poco superiore al 50%.