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Per una società che - parole di Beppe Marotta - si caratterizza per un connubio di “talento e ambizione”, è già pronto il piano per proseguire una leggendaria striscia di vittorie. Come si può migliorare una squadra capace di dominare il campionato italiano per 6 anni e raggiungere ben 2 finali di Champions League nelle ultime tre stagioni? Impresa difficile, ma non impossibile, con uno status internazionale sempre più solido e una potenza di fuoco in crescita. No, la Juve - come ribadito dal proprio direttore generale - non acquisterà Neymar e neppure Cristiano Ronaldo. La strategia, però, prevede di regalare ai campioni d’Italia innesti di assoluta qualità già nelle prossime settimane. Con la precisazione che, più che nuovi titolari, questa rosa (in grado di lottare per tutti gli obiettivi nazionali ed europei) necessita piuttosto di alternative affidabili, in grado di rendere meno corta la coperta in alcuni reparti e di guadagnarsi gradualmente il posto nella formazione-tipo.

ATTACCO - La priorità riguarda il reparto offensivo, con il passaggio al 4-2-3-1 (modulabile a sua volta in un fluido 3-4–2-1) che ha ridotto le alternative in attacco. Servono talenti che, al netto del recupero di Pjaca e del futuro ancora da scrivere di Orsolini, concedano respiro alle “quattro stelle” là davanti. La volontà della Juve è quella di confermare tutti (riscatto già deciso per Cuadrado, rinnovo vicino per Mandzukic nonostante le sirene turche), aggiungendo al contempo nuovi proiettili al fucile bianconero. Gli occhi sono puntati su Keita Balde della Lazio e Patrik Schick della Sampdoria, entrambi in grado di ricoprire il ruolo di prima punta o di agire più lontani dalla porta. Valutazione simile: per il senegalese Lotito ha alzato un muro da 30 milioni di euro (nonostante il contratto in scadenza nel 2018), il ceco ha una clausola rescissoria da 25 milioni (ma un eventuale accordo con i blucerchiati farà con tutta probabilità lievitare la cifra). Senza dimenticare, a prescindere dall’acquisto di uno di questi due talenti, della suggestione che porta a Douglas Costa del Bayern Monaco. Il brasiliano accoglierebbe con favore un addio all’Allianz Arena e, in caso di cessione, il rapporto privilegiato con i bianconeri metterebbe la Juve in pole position. E, parlando di esterni d'attacco, radar accesi da settimane anche su Federico Bernardeschi della Fiorentina.

DAL CENTROCAMPO ALLA PORTA - Gli occhi di Marotta e Paratici sono poi puntati sul centrocampo, dove Pjanic si è già rivelato un titolare all’altezza e un impressionante Khedira ha collezionato oltre 3.600 minuti in questa stagione. Nonostante la solidità di questo tandem e la copertura di una riserva di lusso come Marchisio, la sensazione è che un colpo per la linea mediana sarà portato a termine. Non si molla Corentin Tolisso, nonostante le richieste altissime del presidente del Lione Aulas, ma sta prendendo corpo in questi giorni anche l’ipotesi Paredes dalla Roma. Nel frattempo nel ruolo di terzino, un altro reparto che ha regalato ad Allegri una discreta tranquillità, si punta sempre su Mattia De Sciglio, in uscita dal Milan. Il classe ’92 può ricoprire indifferentemente il ruolo di esterno destro o sinistro, potendo costituire un valido sostituto di Alex Sandro da un lato e di Dani Alves dall’altro. Rimane concreta anche l'idea di anticipare il rientro di Leonardo Spinazzola dall'Atalanta. Ma nella lista degli uomini mercato bianconeri, in caso di partenza di Neto, c’è anche un nuovo vice di Buffon per la porta. Per continuare a vincere in Italia e in Europa, con 11 titolari più una panchina da top club.