commenta
Nella lunga disputa legale che coinvolge l'eredità Agnelli, un aspetto importante riguarda la Dicembre, la storica cassaforte di famiglia, di cui il 60% è nelle mani di John Elkann (che, insieme alla Giovanni Agnelli BV, controlla Exor), mentre il restante 40% è equamente diviso tra i suoi due fratelli, Lapo e Ginevra. Anche la Dicembre è stata oggetto di contenzioso legale presentato dalla madre Margherita Agnelli.

Secondo quanto riportato dall'edizione odierna di MF-Milano e Finanza, il ricorso presentato al tribunale del registro di Torino dalla figlia dell'Avvocato Gianni Agnelli è stato respinto. Il giudice del Registro, Enrico Astuni, ha stabilito che non spetta alla Camera di Commercio verificare i documenti presentati: "Il controllo del conservatore non viene integralmente eliso ma ricondotto al solo controllo formale essendo, invece, il controllo qualificatorio e di legittimità già necessariamente svolto dal notaio rogante o che ha autenticato la scrittura privata".


Il problema con i documenti


Se ci sono dei problemi con i documenti, la responsabilità ricade sul notaio che ha eseguito l'atto di ricognizione dell'assetto sociale attuale dei tre soci Elkann. Questo atto, comunemente chiamato "ricognitivo", è una pratica comune nelle società semplici e serve a integrare la mancanza di un titolo ufficiale. In altre parole, il documento prodotto dal notaio è accettabile per l'iscrizione alla Camera di Commercio dei soci "superstiti", ma non può sostituire il titolo originario, dal quale deriverebbe l'esistenza del diritto riconosciuto. In sostanza, il ruolo del notaio è funzionale alla procedura amministrativa, ma non può sostituire la validità del titolo originario.


La vittoria degli Elkann


Sebbene i tre Elkann abbiano ottenuto una vittoria giudiziaria su questo fronte, la questione è lontana dall'essere risolta una volta per tutte. Come ammesso dallo stesso giudice, l'atto notarile ricognitivo presenta delle criticità significative: le scritture del 19 maggio 2004, relative al trasferimento delle quote da Margherita a Marella nell'ambito degli accordi successori, risultano prive di autentica e di registrazione, e presentano una firma illeggibile da parte di un notaio ginevrino, senza apostille conforme alla Convenzione dell'Aja del 1961 né legalizzazione da parte di un console italiano.

Tuttavia, finché non ci sarà una sentenza che confermi il contrario, i tre Elkann rimangono gli unici eredi di Marella Caracciolo e Margherita non è considerata socia della Dicembre. L'ufficio del Registro può solo prendere atto di questa situazione, se c'è un notaio che lo attesta sotto propria responsabilità.


Juventus-Milan è su OR LIVE: vivi il post partita con noi, in diretta dalle 19.50 con Antonio Romano, Marcello Chirico e Cristiano Corbo dall'Allianz Stadium.