Guai però, a chiedere ad Agnelli un nome, per far sognare i tifosi che lui stesso menziona: "Una delle parti che più fa sognare il tifosi è il mercato. Come mia prassi, è una domanda da porre a chi di dovere, c'è un responsabile dell'area sportiva. Ci sono obiettivi sul campo e la messa a disposizione di un budget che io chiamo capacità di fuoco. Se sia un esterno di centrocampo, un grande terzino, un centrale alla De Ligt, un portiere, è una decisione che spetta a loro. Io faccio parte di questo consenso ma c'è attribuzione di una delega e di una responsabilità e questa oggi è nelle mani di Paratici". Ad ognuno il suo, conferma Agnelli, che deve sì mettere la firma in calce ad ogni operazione, ma che si fida dei suoi collaboratori.
Eppure, quando menziona le posizioni scoperte, a "centrocampista" qualche tifoso avrà sognato un po' di più. Infatti, il nome di Paul Pogba aleggia come un ombra dietro la squadra bianconera. Come detto, però, Agnelli non fa nomi, per quanto lasci comunque qualche indizio: "Una squadra si costruisce con una determinata logica. Alcuni giocatori possono possono rientrare in questo tipo di ragionamento, molti sono felici dove sono. Da questo punto di vista uno rispetta il loro punto, di punto di vista". E procedendo per sillogismi, la situazione di Pogba al Manchester United non è proprio rose e fiori. Così, associando la volontà della Juve di aggiungere un campione ogni anno e le parole di Agnelli su che tipo di giocatori possa cercare il club, Pogba diventa qualcosa di più di una suggestione. Ipotesi a parte, le certezze restano i fatti: Agnelli sta gettando le basi per una Juventus sempre più grande, di questo ne va dato atto. Chiunque sia il top player della prossima estate, sicuramente sarà scelto per il bene della squadra.