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I riflettori sono tutti, o quasi, per Kenan Yildiz e Tommaso Mancini, i colpi dell’estate per il settore giovanile della Juventus e per l’attacco a disposizione di Paolo Montero. A prendersi la scena, nella prima parte di stagione, però, è stato Nicolò Turco: attaccante classe 2004 nativo di Tortona e arrivato a Vinovo dal Genoa nell’estate del 2018.
 
Alto, longilineo, grande mobilità e capacità tecnica. Prima punta che, però, ama fare da raccordo e giocare con e per la squadra, piuttosto di aspettare palloni negli ultimi metri di campo avversario. In questo momento è il primo marcatore della Juventus Primavera in campionato: 17 presenze in tutte le competizioni, 1.076 minuti giocati, 8 gol e 6 assist. Se vogliamo trovare il pelo nell’uovo, le reti sono arrivate solo in campionato, mentre in Youth League lo score si ferma ad un assist; ci sarà tempo per rifarsi, a partire dal playoff contro il Genk.
 
Insomma, numeri che non si possono sottovalutare e che, un po’, spostano i riflettori pure su di lui. Oltre i gol e gli assist, come abbiamo già detto, la capacità di rendersi utile nella manovra della squadra e qualità tecniche che solitamente appartengono a chi gioca qualche metro più dietro. Se c’è qualcosa su cui deve lavorare, però, è l’atteggiamento: entrate dure, palloni che non arrivano e gol sbagliati tendono ad innervosirlo oltre maniera. Un curriculum di tutto rispetto, da presentare a fine stagione per la promozione in Next Gen.