Strano che si sia ripetuto in rifinitura anche poco dopo, con un’altra giocata visionaria per Weah, stavolta degna dei tocchi del Polpo. Esagero, chiaro. D’altra parte i gesti tecnici non appartengono a nessuno, passano di piede in piede, e ciò che fa la differenza, semmai, è la frequenza, l’abitudine a certe raffinatezze. A questo proposito va segnalata allora l’anomalia di un McKennie in versione quarterback, laddove in campionato, il posto l’avrebbe perso non solo per l’infortunio muscolare ma anche per un difetto di qualità e visione di gioco rispetto ai più tecnici Fagioli e Miretti. Forse il ct Berhalter lo utilizza in modo diverso da Allegri?
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