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Super Weston in Qatar. Si è concluso ieri sera con una vittoria il girone degli Stati Uniti di McKennie. Il texano ha davvero ben figurato nelle tre gare contro Galles, Inghilterra e Iran. Si può dire anzi che sia stato un vero e proprio crescendo culminato con la gioia del passaggio agli ottavi (States secondi dietro gli inglesi). A impreziosire l’ultima giornata, in particolare, uno splendido lancio ‘alla Pirlo’, se mi è concessa l’eresia, col quale il maghetto ha liberato Dest nell’azione del gol decisivo di Pulisic.

Strano che si sia ripetuto in rifinitura anche poco dopo, con un’altra giocata visionaria per Weah, stavolta degna dei tocchi del Polpo. Esagero, chiaro. D’altra parte i gesti tecnici non appartengono a nessuno, passano di piede in piede, e ciò che fa la differenza, semmai, è la frequenza, l’abitudine a certe raffinatezze. A questo proposito va segnalata allora l’anomalia di un McKennie in versione quarterback, laddove in campionato, il posto l’avrebbe perso non solo per l’infortunio muscolare ma anche per un difetto di qualità e visione di gioco rispetto ai più tecnici Fagioli e Miretti. Forse il ct Berhalter lo utilizza in modo diverso da Allegri? 

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