commenta
Una partita persa su tutti i fronti. Sul piano del gioco, sul piano dell’agonismo, sul piano dell'ambizione. Sono mancati gli stimoli, la squadra ‘non è mai scesa in campo’ a detta di Pirlo e ha subito i repentini riversamenti di fronte dall’armata di Conte. Una Juve molle e senz’anima perde 2-0 contro un Inter dal furore invidiabile, mercoledì c’è la finale di Supercoppa contro il Napoli e dunque bisognerà rialzarsi dal tappeto nel minor tempo possibile. Nel dettaglio tecnico, sarà necessario ricomporre un centrocampo andato in frantumi contro la straripanza di Barella, Vidal e Brozovic.

IL DIVARIO - La mediana, il cuore pulsante di una squadra che Pirlo, nella carriera da calciatore, ha orchestrato meglio di tutti i suoi simili. Da allenatore si è accorto che la faccenda è diversa e ieri ha assistito al naufragio dei suoi uomini. Bentancur, Rabiot e Ramsey sono apparsi piccoli contro il centrocampo nerazzurro, presente in quasi tutte le statistiche decisive che caratterizzano una vittoria. Tiri, passaggi riusciti, passaggi chiave, occasioni da gol e dribbling, oltre che entrambe le marcature, Barella, Vidal e Brozovic hanno dominato quasi ovunque, al contrario del trio bianconero. Ramsey è apparso inefficace, Rabiot estraneo al ritmo partita e Bentancur fragile e impreciso nel garantire la doppia fase. L’unico in grado di farsi vedere è stato McKennie (1 passaggio chiave, 1 tiro in porta), entrando solamente al 59’ al posto del francese.

L’IMPORTANZA DI MCKENNIE – Il primo americano della storia della Juventus non era al meglio della condizione, così Pirlo, giustamente, ha preferito lanciarlo a gara in corso. La sua assenza nell’undici iniziale è parsa evidente, l’ex Schalke sa rompere il gioco e inserirsi verso la porta avversaria come nessuno in rosa, confermando la sua imprescindibilità, acquisita partita dopo partita. La sensazione è che contro il Napoli Pirlo cambierà, McKennie calpesterà il campo dal primo minuto in favore di Rabiot, e anche uno tra Bentancur e Ramsey appare a rischio dopo la poca consistenza fornita contro l’Inter. Pirlo conosce come le sue tasche quanto la mediana sia fondamentale per dominare il gioco fino alla vittoria. Non basta un grande possesso palla ma sterile, il cuore della manovra dovrà necessariamente essere più pericoloso e tagliente. Contro il Napoli serve la svolta.