3
Domani si affronteranno sul campo ma fuori sono grandi amici. Weston Mckennie e Pulisic hanno raccontato il loro rapporto che dura da tanti anni in un'intervista a Espn. Queste le parole del centrocampista della Juventus: "La prima volta che io e Christian ci siamo incontrati eravamo a Carson, in California, eravamo a un camp con 80 ragazzini in 4 bus che ci portavano dal campo all’hotel. Io per caso ero seduto dietro di lui e stavamo pensando a come festeggiare un gol, io lo spruzzavo con una bottiglietta. Siamo diventati amici così: io avevo paura di prendere l’ascensore e lui mi accompagnava su per le scale per 11 piani dopo l’allenamento... Oppure avevamo un pezzo di gomma da masticare che cercavamo di appiccicare su un albero, un giorno ci siamo riusciti e quando siamo tornati due mesi dopo era ancora lì, incredibile..."
 

Mckennie, l'intervista a Espn


SEMPRE 'RIVALI' - "Ci conosciamo da un bel po’ e siamo sempre rimasti in contatto, eravamo uniti. Non so come siamo riusciti sempre a giocare per due squadre avversarie. È stato un bellissimo percorso fino a qui e spero che continui, ma si dice che se sei amico da più di 10 anni sei amico per sempre e spero che sia davvero così".

SOGNO REALIZZATO - "Non pensavo che sarebbe davvero potuto succedere. All’epoca era diverso, non c’erano molti americani che giocavano in Europa, quindi il sogno di entrambi era di riuscire ad arrivare almeno a giocare in Europa. E come ha detto lui è semplicemente andata così, lui è andato in Germania per primo e io sono andato a Dortmund, poi io sono passato allo Schalke 04 poi sono arrivato in Italia e ora lui è al Milan: è piuttosto divertente come sia andata a finire. Immagino che sia l’universo che ci fa stare sempre vicini...». 

CRESCIUTO MOLTO IN STAGIONE - "Questo campionato mi ha permesso di crescere specialmente dal punto di vista tattico e nel senso della posizione. Prima, in Germania, ero il “tuttofare” e correvo davvero ovunque, cercavo di arrivare ad ogni palla e magari correvo 50 metri quando magari bastava che ne corressi 20 per arrivare allo stesso risultato. Quindi credo che l’Italia mi abbia aiutato molto in questo perché il campionato è molto tattico e anche molto difensivo e sono cresciuto molto misurandomi con le squadre di Serie A".

APERTO GLI OCCHI - " Anche io prima di andare in Germania ho visto Christian avere successo in Bundesliga, gli hanno dato delle opportunità e quindi visto quello ho sempre voluto tornare in Germania, perché avevo vissuto lì per un periodo crescendo quindi era come una seconda casa per me. Ma appunto vedere quello che succedeva a Christian mi ha aiutato ad aprire gli occhi, vederlo andare in Inghilterra e vedere me venire in Italia penso che non solo apra gli occhi ai bimbi a casa negli Usa ma anche alle squadre nel campionato, perché se vieni qui e hai successo magari ti dicono “ok, perché non proviamo a prendere un altro, altri due, altri tre…".

Il BN è di nuovo su Instagram: clicca qui per seguirci

Vai su 'segui' per essere sempre aggiornato sulle ultime notizie, analisi approfondite, e contenuti esclusivi che riguardano la Vecchia Signora

Siamo qui per portarvi dentro il cuore pulsante della Juventus, condividendo con voi ogni emozione, vittoria e sfida.