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Gliel'ha messo in testa, Andrea Pirlo, e West ha obbedito da buon professionista. Anche per questo, il sorriso in conferenza era un po' più largo, di sicuro il più sentito. La lunga rincorsa al 100% di professionalità: è stata la prima richiesta del tecnico juventino alla vista di Weston, esplosivo e dinamico, ma con quello smalto di inizio stagione che è stato oggettivamente perduto. L'americano probabilmente l'aveva immaginato, ma da qui ad esaudire la richiesta dell'allenatore ci è passato un percorso. Chiaro e netto. Di fatica e sudore. Altrimenti avrebbe perso quanto costruito a inizio annata, specie in termini di gerarchie. 

IL PROGRAMMA - Ai più attenti sui social, non è passata inosservata l'amicizia tra il giocatore statunitense e Patrick Contorno, chef torinese già negli scorsi anni vicino a calciatori bianconeri (su tutti Douglas Costa e Pjanic): è stato lui a seguire l'amico Weston, lui a curarne gli aspetti strettamente legati alla dieta e al percorso atletico. I risultati si sono visti, a giudicare dal campo e dal sorriso di Andrea Pirlo. Che ora può godersi questo McKennie al 100%, magari titolare proprio con il Milan.