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Una Juve brutta, sporca e nemmeno troppo cattiva ha conquistato con il Bologna i tre punti che avvicinano ormai definitivamente lo scudetto: anche un passo falso a Roma con i giallorossi infatti lascerebbe i bianconeri padroni del proprio destino in casa col Verona l'ultima giornata. Insomma, nonostante il crollo di condizione e di testa dell'ultimo periodo, questo scudetto non si può proprio perderlo. Ma ancora una volta sono tre o poco più i motivi che han visto la Juve evitare il crollo definitivo: nervi e inerzia, Cuadrado, Douglas Costa. In che ordine poco importa. Così come a questo punto conta poco il modo in cui sia arrivata la vittoria. Anche se per l'ennesima volta Max Allegri riesce a conquistare il bottino pieno nonostante scelte quantomeno discutibili: non è questo il momento per fare esperimenti, eppure il tecnico bianconero ieri ha varato un ritorno al 3-5-2 con Asamoah centrale e nel secondo tempo con Alex Sandro centrocampista e Douglas Costa esterno a tutto campo. La decisione poi di tenere fuori l'ex Bayern Monaco appare un'autorete anche al netto dell'assenza giustificata per assistere alla nascita del figlio: ora sta vincendo le partite da solo, ora c'è una Juve con e una Juve senza Douglas Costa. Quest'ultima forse non avrebbe vinto lo scudetto. E poi ancora Buffon croce e delizia, Higuain e Dybala irriconoscibili, Cuadrado in forma Mondiale.

 

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