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Un grande ex Massimo Mauro. Della Juventus, in cui ha giocato con Platini. E del Napoli, in cui ha giocato con Maradona. Del quale è rimasto sempre amico. Inevitabile un suo pensiero sul compianto Pibe de Oro. Queste le parole di Mauro all'Huffington Post: "Maradona era una forma d’arte. Sarebbe riduttivo racchiuderlo nel calcio. Penso che a lui sarà riservata la stessa porzione di al di là in cui sono stati fatti accomodare Mozart, Van Gogh, Picasso. Ma per me che l’ho conosciuto da vicino è importante sottolineare un aspetto del tutto sottovalutato, ossia che Maradona era il perfetto uomo squadra, il compagno ideale, l’uomo a cui tutti si potevano rivolgere in qualsiasi momento".

IL PARAGONE - "Ero alla Juventus quando il Napoli mi chiamò. Accettai di trasferirmi per una ragione soltanto, avere la possibilità di giocare con Diego. Alla Juve c’era Platini, un altro di quelli che non bastano certo le parole a descrivere. Ma Diego era un miracolo ancora più grande. Decisi di andare. E ancora oggi, dopo aver conosciuto a fondo entrambi, tra Platini e Maradona sceglierei Diego, perché Diego non era solo un il solista fenomenale, era anche un direttore d’orchestra inarrivabile".