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Le parole di Massimo Mauro alla Gazzetta dello Sport:
 
POGBA – “Non ci voleva. Pogba è il giocatore che dovrebbe cambiare il volto alla Juve, il centrocampista da 10 gol che serviva per aumentare il grado di pericolosità della squadra, con i suoi inserimenti in area avversaria. Ecco, credo che Allegri consideri l’asse Bonucci-Pogba-Vlahovic come l’anima della sua formazione. Perdere subito una componente su tre non è il massimo...Il Mondiale? Un ulteriore problema, perché un giocatore come il francese vorrà esserci a tutti i costi e magari forzerà anche non essendo al 100%. Inutile negare che è una situazione rischiosa: io mi auguro solo che non si facciano errori di gestione dell’infortunio, perché sarebbe imperdonabile, vista l’importanza di Pogba in questa Juve”.
 
SOSTITUTO – “Non credo che comprare serva a qualcosa: non troveresti mai nessuno all’altezza di Pogba a basso prezzo, e se invece spendi molto, poi quando torna il francese che fai? Rischi pure di pentirtene... Io, piuttosto, darei fiducia a Zakaria, senza fasciarmi la testa più di tanto: lo svizzero mi piace molto”.
 
CENTROCAMPO – “Beh, è ovvio che dipende anche da chi uscirà. Per dire, se Arthur o Rabiot andassero via, è chiaro che qualcuno arriverà. Io però non sono così convinto sia quella del regista la figura che manca. Locatelli, Fagioli e all’occorrenza lo stesso Pogba possono assolvere il compito di avviare l’azione e far ragionare la squadra. Ripeto, quello che è mancato alla Juve lo scorso anno sono i gol dei centrocampisti. Pogba, se sta bene, ne aggiunge di sicuro, ma anche uno come Rabiot in teoria avrebbe le qualità per segnare. Ecco, spero solo che, qualora restasse, si smetta poi di prendere di mira giocatori che hanno potenziale, ma stanno vivendo momenti difficili. Mi riferisco anche ad Alex Sandro”.
 
DI MARIA – “Giocatore devastante quando ha spazio, grazie a tecnica e velocità fuori dal comune. Ho solo qualche dubbio che possa soffrire in certe partite chiuse, tipiche della nostra Serie A”.
 
BREMER – “Formidabile. Io lo vedo anche più adatto di De Ligt al gioco di Allegri, perché è molto umile e attento in marcatura”.
 
ALLEGRI – “Il suo marchio di fabbrica: solidità e organizzazione. La Juve del 2021-22 non è stata “cattiva” e allo stesso tempo non faceva paura agli avversari come in passato. Ecco, Allegri deve innanzitutto sistemare la difesa, e in questo è bravissimo. Poi codificare qualche giocata in più per mettere in condizione Vlahovic di non ricevere palla sempre spalle alla porta. Infine, recuperare qualche giocatore in difficoltà, come ho detto prima. E su questo terzo punto non ho dubbi che Max riuscirà nella missione”.
 
PAROLA SCUDETTO – “Credo sia stata una mossa anche psicologica, per convincere i giocatori stessi che non solo si può, ma si deve tornare a vincere. Io mi aspetto una Juve molto più tosta che nel recente passato”.
 
GOL – “Dipende tutto da Kean, che ho visto in gran forma in queste prime amichevoli. Fin troppo in forma, se devo dirla tutta, perché poi si rischia di essere al top quando i risultati non contano. Però, ecco, se Kean facesse i 15-20 gol che per me ha nelle corde, i conti finirebbero per tornare. Altrimenti, se tecnico e società non fossero convinti di questo, servirebbe di sicuro un acquisto sul mercato. Perché al tridente Di Maria-Vlahovic-Chiesa, per esempio, qualche gol manca..”.
 
GIOVANI – “Io stravedo per Miretti, ma anche Fagioli a Cremona è cresciuto molto. Mentre Rovella sta un po’ pagando l’infortunio patito al Genoa... Diamo loro il tempo”.