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Blaise Matuidi ha parlato ai microfoni di DAZN. Ecco le sue dichiarazioni. 

GENOA - "Per noi è una partita importante, troviamo il piacere in ogni vittoria. Si va a Genova per vincere, sappiamo che non è una gara semplice e abbiamo le capacità di fare un risultato positivo a Marassi. Non è facile ottenere i tre punti, lavoriamo per vincere".

ALLEGRI - "Gli allenatori hanno una propria filosofia, lui ha la sua. E' bravo nella gestione umana degli uomini, anche sulla tattica delle partita è molto forte. Sa gestire i calciatori e tutto lo spogliatoio. Sappiamo che la Juve ha uno spogliatoio fatto di grandi calciatori, Allegri sa gestire i grandi calciatori. Gestire i grandi ti rende un grande allenatore".

RONALDO - "Abbiamo il giocatore più forte e siamo felici di quello che fa, ci divertiamo a giocare con lui, si spera che si continui così. Ha giocato una gara eccezionale con l'Atletico, vuole dimostrare la sua eccezionalità nel lavoro quotidiano e nel suo modo di allenarsi. Mi sorprende ogni giorno di più, lavora più degli altri e credo sia questo a fare la differenza. E ti fa pensare: alla fine non è che sia arrivato così a un livello così alto. Io campione del mondo? Ne sono fiero, lui mi ha battuto tre anni fa in semifinale all'Europeo. Non faccio lo spaccone".

CHARO - "Perché questo soprannome? E' l’emblema di chi non ha avuto nulla. Quando giocavo in Francia c’era un cantante che ha reso questa esultanza celebre. Faceva questo movimento nel video e ha fatto un ritornello col mio nome (Matuidi Charo). Da quel momento ho cominciato a esultare così e tutti i ragazzi la riprendono; in Francia è abbastanza conosciuta, quindi mi sono detto che avrei dovuto continuare a farla. Anche mio figlio la adora, la continuerò a fare anche per lui. Charo è qualcuno che non molla mai e credo che sia un’immagine che mi somiglia. Si tratta di un Charognard, un avvoltoio. Qualcuno che dà il massimo e non molla mai. Io, ad esempio, sono arrivato a questo livello con tanto lavoro. Penso di aver lavorato lungo tutta la mia carriera. Dare ogni giorno di più, fare ogni giorno qualcosa in più rispetto al giorno prima. Mah può anche darsi che sia vero, ma poi mi ha aiutato molto nell’evoluzione della mia carriera  e lo ringrazierò per sempre. Sono felice perché ho percorso tappe difficili, sono stato obbligato a far sacrifici per arrivare dove sono ora. E spero di continuare così: non ho mica finito".