commenta
Blaise Matuidi ha scelto il 'suo' 14. Sarà con il numero che l'ha accompagnato che lotterà per la Juventus, che l'ha inseguito a lungo e adesso si aspetta di veder ripagata la fiducia. Un numero non ambito come possono essere il 10 o il 7, per fare degli esempi, ma che per Matuidi ha davvero un sapore speciale e che nel corso della storia della Juve ha avuto indossatori non banali. Il primo che viene in mente è senza dubbio Didier Deschamps. Con Matuidi, Didì ha in comune ruolo e nazionalità, sebbene le caratteristiche fossero diverse. Deschamps, comunque, con la Juve, da giocatore, ha vinto 3 scudetti, una Coppa Italia, due Supercoppe, una Champions, una Supercoppa UEFA, una coppa Intercontinentale. Praticamente tutto. Non sarebbe male, per Matuidi, anche solo avvicinarsi a un tale bottino.

Dopo il francese, c'è stato un periodo in cui non è stato un numero troppo importante: l'hanno indossato Jonathan Bachini, Cristian Zenoni, Vincenzo Maresca e poi Federico Balzaretti. Nel post Calciopoli, con una Juve in evidente difficoltà Jorge Andrade e Alberto Aquilani hanno fatto parecchia fatica, ma poi ci ha pensato Mirko Vucinic a ridargli fascino. Solo per un anno, perché poi ha preso il 9 e il 14 è passato sulle spalle del Re Leone, Fernando Llorente. E quel numero, con Llorente, ha avuto un sapore davvero particolare. Lo scorso anno è toccato a Mattiello, ma il momento di tornare speciale è questo. A Matuidi riuscirci.