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Nel giorno del derby, l'ex difensore interista Marco Materazzi ha parlato a La Gazzetta dello Sport: "La maglia nerazzurra è un'armatura, in queste situazioni un gruppo con le palle fa quadrato. Se non sei allineato, i milanisti ti vengono a mangiare; hanno un cagnaccio in panchina, ma nel senso buono. A parte i derby, io tifo per Gattuso, ma magari non oggi".

SU MAROTTA - "Ci sono dei cicli, sono passate diverse mani e proprietà, bisogna dare un po' di tempo a questa nuova per studiare e agire. Ha ereditato un pezzo di qua e uno di là, adesso sta cercando di comporre il puzzle. Ha scelto uno dei migliori dirigenti in Italia, Marotta; la sua storia parla chiaro. Ho provato a mettermi nei suoi panni al 94esimo di Fiorentina-Inter e ho sorriso, non penso che fosse abituato. Fa parte della storia dell'Inter: bisogna imparare a buttare giù".

SU ICARDI - "Non posso entrare nel merito perché non conosco le dinamiche, sarei presuntuoso a dire la mia. Ma per il bene dell'Inter, per ciò che ha fatto Icardi per il club, al di là di tutto quello che c'è stato - dal libro in poi - mi piacerebbe che rientrasse, segnasse e portasse l'Inter dove merita. Poi a fine anno insieme o ognuno per la sua strada. Io penso che non sia mai tardi, quando uno si chiarisce. Non bisogna portare rancore né vivere nel passato. Io la mia la lasciavo sempre a casa, anche oggi non le piace apparire. Ma capisco che Wanda fa il suo lavoro. Handanovic capitano? Parla poco, ma lo ascoltano. E la fascia è un pezzo di stoffa, quella vera te la dà lo spogliatoio se sei un leader e ci devi nascere. Poi c'è Ranocchia: ci tiene, sa spendere parole per i compagni ed è sempre sul pezzo, anche se ha mangiato tanta m... Gli va dato merito, pur non essendo CR7".