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L'Inter insiste, giorno dopo giorno, per arrivare prima di tutti a Christian Eriksen. Un particolare non da poco, specialmente se si pensa che, dietro le mosse dei nerazzurri, ci sia Giuseppe Marotta. Lo stesso che, nella sua precedente - e vincente - esperienza alla Juventus è diventato quasi famoso per non mollare un centimetro in nessuno trattativa, che fosse in entrata od in uscita. Così, il Marotta di ferro, uomo dei parametri, del milione in meno piuttosto che uno in più, si sta riscoprendo diametralmente opposto ora che si trova all'Inter. L'affare Eriksen, anche se non è ancora chiuso, potrebbe essere quello del definitivo cambiafaccia. 

Infatti, la situazione resta in stallo proprio per le continue richieste del Tottenham. Per far andare via prima il centrocampista danese, che è in scadenza a giugno, i londinesi non arretrano dai venti milioni richiesti. Una presa di posizione che sta facendo alzare, ogni giorno che passa, l'asticella dell'offerta nerazzurra. Quasi come se Marotta stesse assaporando la soddisfazione di un colpo internazionale, quasi come se non vedesse l'ora di rinfacciarlo al suo passato, alla Juventus. Già, avrebbe anche di cui vantarsi, qualora si chiudesse a queste condizioni. Eriksen rappresenta un pezzo da cento, anzi, da mille e l'Inter ne ha bisogno per non perdere il treno Scudetto. Il pensiero dei tifosi juventini però, guardando i cedimenti di Marotta, non possono che andare al passato: a quando, invece, il sacrificio era un vizio in cui non bisognava cadere. Chissà chi avrebbe portato, questo nuovo Marotta, nella vecchia Juve.