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Beppe Marotta, neo amministratore delegato dell'Inter ed ex Juve, ha parlato a pochi minuti dal fischio d'inizio della sfida contro l'Udinese. Le sue dichiarazioni a Sky Sport: "Quando si cambia società c'è sempre qualcosa di diverso, ma abbiamo grande ottimismo per raggiungere obiettivi vincenti. C'è amarezza per l'eliminazione in Champions League, ci tenevamo a superare questo turno, ma ora dobbiamo andare avanti con orgoglio e seguire gli altri obiettivi".

SU ICARDI - "Icardi è il nostro capitano, un ottimo giocatore e a lui va il massimo del rispetto. Ho letto il tweet di Wanda, ma sono appena arrivato e parleremo del rinnovo". 

SU SPALLETTI - "Ho avuto modo di confrontarmi molto spesso con Spalletti, la sua dialettica va interpretata in modo positivo. La società deve mettere allenatore e giocatori nelle condizioni di rendere al meglio, poi l'allenatore deve valorizzare ciò che gli viene messo a disposizione, poi rimane solo la risposta del campo. Spalletti è un ottimo allenatore, ha fatto bene nella sua carriera e bisogna lasciarlo lavorare. È arrivato l'anno scorso e ha riconquistato posizioni importanti: lui ha tutte le qualità per poter recitare un ruolo da protagonista, sta alla società fare le giuste operazioni di mercato". 

SUL CLUB - "L'Inter è più avanti della Juve quando ero arrivato io: il management è preparato, la rosa è competitiva. Io voglio dare la mia esperienza e il mio contributo in una realtà già forte. Entro in punta di piedi e offro la mia competenza, ma ci troviamo in una situazione diversa rispetto al 2010. Il gap con la Juve ora è forte, gli avvicendamenti delle proprietà hanno fatto perdere un po' di senso di appartenenza, ma ora con la famiglia Zhang sta a noi ripagare la fiducia che ci è stata data. Servirà del tempo, non so se mesi, un anno o due".

SUL MERCATO - "Non è che chi più spende più vince, i soldi sono solo complementari a tutto il resto. Stasera guarderò il derby della Mole, Inter permettendo, ma solo perché guardo sempre tutte le partite di Serie A, anche se non posso dimenticare lo splendido ciclo della Juventus. Per me ora è come essere al primo giorno di scuola".