commenta
Beppe Marotta, direttore generale della Juventus, ha parlato a Radio 1 Rai dopo la conquista del settimo scudetto consecutivo da parte dei bianconeri ieri. Queste le sue parole:

SCUDETTO - "Il primo scudetto con Conte ha creato un entusiasmo straordinario era il primo di questa dirigenza, ma quest’ultimo è stato quello più difficile. Ricordo quando arrivò Allegri, fummo accolti da centinaia di tifosi che ci tirarono delle uova addosso, ma noi eravamo consapevoli della scelta che avevamo fatto. Il suo futuro? Al di là dell’aspetto formale, io ritengo che la valutazione del rapporto sia ottima e credo che possa continuare e la prossima settimana avremo un incontro e questo dipenderà dalle sue motivazioni e da quello che sente dentro, ma da parte nostra c’è assoluta volontà di proseguire. Sono nel calcio da tantissimi anni, e il compito del management è conciliare vittorie e utili e in questi anni siamo cresciuti tantissimo se pensiamo che al primo bilancio eravamo sotto di 90 milioni".

CHAMPIONS LEAGUE - "Il sogno è vincerla, ma in campo europeo le difficoltà sono maggiori rispetto alle competizioni nazionali. Sicuramente ci proveremo a partire dalla prossima stagione".

VAR - "Era importante essere vincenti quest’anno con l’introduzione del Var. Questo strumento non elimina tutti gli errori ma aiuta ad eliminarne tanti. Siamo in una fase di sperimentazione, ma va modificato il protocollo. Io sono favorevole al Var anche dopo i 90′, ma la figura dell’arbitro deve essere centrale".

REAL MADRID - "E’ stato superiore, lo hanno dimostrato i risultati che hanno conquistato in questi anni. Si trova in finale e negli ultimi anni siamo stati solo noi a fermarli in semifinale, nel 2015. Arrivare in finale di Champions è un’impresa straordinaria, e a tutte le critiche dei media rispondo che non è facile arrivarci per due volte negli ultimi tre anni".

ALLEGRI - "L’allenatore deve essere bravo a gestire la squadra. Dunque non solo lavorare sull’aspetto tattico, ma anche su quello psicologico. Lavorare con grandi campioni non è facile, è il merito di Allegri è stato questo che ha saputo alternare i giocatori in campo ed è stato abile nella comunicazione. Rispetto al passato dove il distacco tra allenatore e giocatore era netto, adesso non è più così". 

MERCATO - "Perin? Preziosi è una ottimo dirigente scaltro e ha creato competitività tra noi il Napoli e altre squadre, ma noi finora abbiamo fatto solo delle valutazioni. L’obiettivo della società è creare un mix tra giovani e meno giovani.  L'assetto offensivo della Juve di quest'anno però è di livello Mondiale, anche rispetto al passato. Possiamo competere anche con club come il Real Madrid. Noi abbiamo giocatori come Dybala e Bernardeschi che non hanno ancora 26 anni e che rimarranno sicuro. Pjaca? Ha subito quell'infortunio e lo abbiamo dato in prestito. Ora è tornato e valuteremo cosa fare. Mandzukic? Siamo contenti di ciò che ha fatto ma bisogna capire anche cosa c'è nella sua testa e se ha ancora voglia di continuare questa esperienza. Io credo di sì".

BUFFON - "Posso parlare del presente e del suo recente passato. Lascerà qualcosa di grandissimo valore, non solo dal punto di vista calcistico, ma anche dal punto di vista umano. E’ un leader e la prossima settimana incontrerà il presidente Agnelli e dopo annuncerà la sua decisione".