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Appuntamento a... dopo Natale, con due date chiave. La prima il 26 dicembre, come ormai noto giorno in cui verrà resa nota la lista di nomi per il nuovo Consiglio di Amministrazione della Juventus, che sarà presentata oggi. La seconda il 18 gennaio, quando verrà eletto nell’assemblea. Ma chi ci sarà? Nella lista compilata dal presidente Gianluca Ferrero non ci sono nomi noti dell’ambiente del calcio, ma una squadra di legali e commercialisti, esperti di diritto amministrativo e di revisione di bilanci, spiega Tuttosport, che aggiunge: non sono previste “bandiere” o dirigenti del mondo del calcio. I tifosi della Juve dovranno rinunciare a Del Piero e Marotta? Per il momento sì, spiega Tuttosport, ma non significa che, nel corso dei prossimi dodici mesi, l’area sportiva della società non venga implementata o ristrutturata con l’inserimento di professionalità provenienti dal mondo del calcio. Al momento, infatti, la Juventus verrà gestita da Maurizio Scanavino, già operativo da qualche settimana con il ruolo di direttore generale e che avrà il compito di gestione generale del club. Mentre nell'area sportiva agiranno Massimiliano Allegri, Federico Cherubini e Marco Storari. 
 
AREA SPORTIVA E 'COMANDI' - Per quanto riguarda l'area sportiva ci sono ancora tante decisioni da prendere e molte si avvicineranno alla primavera a decisione verrà presa in primavera, quando potrà esserci un rafforzamento del gruppo attuale o un cambiamento più radicale. Proprio i Marotta o Del Piero (a cui potrebbe essere offerto un ruolo meno operativo di quello che sogna, spiega il quotidiano) o Chiellini. I comandi dell'azienda Juventus avranno due rami ben definiti: Ferrero guiderà il CdA nelle battaglie legali, Scanavino sarà responsabile dell’azienda, tagliando costi e aumentando ricavi, con un occhio di riguardo per l’area sportiva non più così economicamente autonoma.
 
AMBIZIONI - Cambieranno? Questa è l'altra domanda posta da Tuttosport, che risponde: "No, nel modo più assoluto no. Scanavino ha parlato proprio di questo alla squadra giovedì e presto lo farà anche con i tifosi: «La Juventus resta la Juventus, le sue ambizioni restano le stesse. Ovvero restare competitiva in Italia e tornare tale anche in Champions League, ma trovando anche un equilibrio economico, ma nessuno ridimensionamento è all’orizzonte». Il segnale è anche chiaro: la Juve sta cambiando dirigenza, non proprietà, che sta attrezzando la nuova società per resistere alle tempeste giudiziarie da una parte e puntare ai risultati dall’altra".