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L'ex arbitro di Serie A Luca Marelli analizza gli episodi da moviola di Juventus-Bologna. La discussione di queste si sta concentrando sul mani di De Ligt che secondo l'ex fischietto non è da sanzionare. ​"De Ligt interviene in modo goffo sul pallone e lo tocca nettamente con il tallone sinistro, deviandolo sul proprio braccio sinistro. Il pallone cambia direzione e rende in contatto successivo del tutto casuale e, pertanto, non punibile. In sintesi: il tocco di mano è rimasto un tocco di mano, non c’è fallo. La spiegazione, come (quasi) sempre, è nel regolamento".

RIGORE PER LA JUVE - "Primo tempo: ​Bani si disinteressa del pallone e trattiene De Ligt. Trattenuta prolungata ma sulla quale Irrati ha deciso di non intervenire. Come si nota dalla seconda immagine, Irrati sta osservando proprio in direzione di De Ligt e Bani: questo il motivo per cui il VAR non aveva alcun margine di intervento dato che è la classica fattispecie per la quale ha valore vincolante il giudizio soggettivo dell’arbitro in merito all’entità di una trattenuta. Esattamente come a Napoli nel pomeriggio il rigore non sarebbe stato un errore e Bani non avrebbe avuto alcun margine per poter recriminare".

GOL IRREGOLARE - ​"L’irregolarità di Pjanic è evidente: col pallone non a distanza di gioco carica l’avversario tra spalla e schiena spingendolo col braccio sinistro, facendolo cadere addosso ad Orsolini. Anticipo le ipotetiche tesi volte a portare nella regolarità dell’azione di Pjanic: la carica spalla contro spalla è consentita SOLO ED ESCLUSIVAMENTE nel caso in cui il pallone sia conteso e giocabile. In questa situazione, invece, il pallone è coperto da Mbaye e Pjanic non ha alcuna possibilità di contenderlo. Non a caso tirerà in porta solo dopo una giocata di Ronaldo ed una respinta della difesa. Questa rete, a mio parere, è pesantemente condizionata da un fallo non fischiato a favore del Bologna".