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Vi ricordate la lite scoppiata lo scorso anno, in occasione di Chelsea-Manchester United, tra Mourinho e la panchina dei Blues guidata da Maurizio Sarri. Probabilmente sì, ma rinfreschiamoci la memoria. Lo Special One, dopo il gol del pareggio acciuffato in extremis dal Chelsea con Barkley, andò su tutte le furie per l'esultanza un po' troppo diretta di un membro dello staff del tecnico toscano. Il 2 a 2 finale, condito dal nervosismo di una partita da ex, avevano infiammato il bordo campo di Stanford Bridge, con una scena da saloon come spesso avvengono quando si scontrano allenatori così estrosi: eppure, per quanto anche Sarri non le mandi a dire, non fu l'attuale coach della Juve a far imbizzire Mou. La colpa, fu di Marco Ianni, collaboratore tecnico, oggi ancora legato a Sarri, anche alla Juventus. Infatti, ieri, è stato proprio Ianni a mantenere il contatto diretto con Torino, da cui Sarri ha mandato le sue indicazioni per Martusciello. 

DA NAPOLI A TORINO - Aquilano doc, con una modesta - in senso positivo, sia chiaro - carriera da calciatore (tanta Serie C), Ianni è entrato in orbita Sarri quando il tecnico ha scelto di portarlo con lui a Napoli. Da allora, era il 2016-17, Ianni è sempre stato al fianco del suo boss, occupando via via un ruolo sempre più importante nello staff tecnico. Ieri centralinista d'occasione, Ianni è uomo di fiducia, tanto da fare da secondo vice (primo collaboratore) lo scorso anno a Londra: trentasei anni, esperto di fitness coaching, abile con le nuove tecnologie, Ianni è il profilo che Sarri cerca quando vuole aggiungere un tassello al suo ben nutrito comparto tecnico: nel dettaglio, il collaboratore abruzzese è il tramite tra l'allenatore ed i match analyst bianconeri. Ieri ha fatto da portavoce, ma non è un ruolo che si può sminuire tanto facilmente: nella concitazione di una partita, serve qualcuno che parli la tua stessa lingua, se vuoi farti capire senza bisogno di ripetere. Come, abitualmente, Ianni fa in sala video, conoscendo a menadito quanto Sarri chieda nelle sessioni di tattica in aula. Quando il tempo manca, ogni secondo è prezioso per intervenire. E Ianni non ha mancato l'occasione per dimostrare la sua importanza.