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Auto, vialetto, centro sportivo, borsone sulle spalle, spogliatoio. L'iter non cambierà, lo farà tutto il resto. E per uno come Claudio Marchisio, da quasi 30 anni con la stessa maglia, l'emozione saprà essere compagna fedele di un giorno che non potrà mai più dimenticare. Perché abbracciare questa nuova avventura, accogliere la chiamata e l'offerta incredibile dello Zenit, per lui sarà come tornare a respirare. A pieni polmoni. Dopo mesi, anni in cui ha dovuto fingere che tutto - ma proprio tutto - andasse per il verso giusto. 

CHE PROPOSTA - Claudio ha valutato tutte le offerte che gli sono piombate sul tavolo. Pre e post rescissione contrattuale. Alla fine, i dubbi si sono sciolti davanti a una proposta che non avrebbe neanche immaginato: 6 milioni all'anno - per qualcuno 6.5 - con una serie di bonus legati alle presenze che farà in campo. Come a dire: se dimostrerà di essere integro e di poter dare ancora tanto alla causa calcistica, allora i premi potranno ripagarlo di un grande sforzo. Perché lasciare casa ha un prezzo. E in questo caso è decisamente alto.

BUONA...ENTRATA! - All'interno dell'affare si è discusso anche di un possibile ulteriore bonus: sarebbe arrivato al momento della firma, nelle intenzioni di Marchisio. Accolte sì, ma in parte: perché i numeri su cui hanno discusso hanno finito per rimpolpare il biennale del centrocampista, che si è visto così spalmare la 'buonentrata' lungo i 24 mesi durante i quali sarà legato al club russo. Niente male. Nemmeno la scelta dello Zenit di porlo al centro del villaggio: l'ex bianconero avrà la numero 10 e sarà il giocatore più pagato della società di San Pietroburgo. Dietro di lui c'è Paredes, staccato di un milione e mezzo. 

VISITE E FIRMA - Il prossimo weekend Claudio Marchisio sarà già al centro sportivo dello Zenit. Incontrerà il tecnico, i compagni. Inizierà a guardarsi attorno con gli stessi occhi sognanti di un tempo. Al momento non si pone altro obiettivo se non quello di mettersi in carreggiata e di macinare chilometri, anche per ripagare l'attesa dei suoi nuovi tifosi. Azzurri, non bianconeri. Tornare a respirare vuol dire anche sbattere contro la realtà: la scelta è stata fatta, nel pomeriggio svolgerà le visite mediche e firmerà il suo ricco, bel biennale. Consiglio spassionato: riabituatevi a sentir parlare del Principino.