STRAORDINARIO - Il Principino ha varcato le soglie del centro sportivo bianconero nel primo pomeriggio, armato di cappello, maglione e giacca pesante. Marchisio è tornato in campo da titolare nell’ultimo match disputato all’Allianz Stadium, interrompendo un incubo durato oltre due mesi. Lo spavento per quel ginocchio, tornato a dare problemi dopo l’intervento di ricostruzione del crociato, è stato notevole: dalla visita di controllo dal dottor Cugat a Barcellona, svolta a fine agosto, era scaturita la necessità di nuove terapie. Intanto, la Juve di Max Allegri viaggiava a ritmo sostenuto con il suo nuovo centrocampo titolare, quello formato da Pjanic e Khedira, con l’inserimento fondamentale di Matuidi nelle gerarchie. Il numero 8 ha tifato da casa, dalle tribune e infine dalla panchina, attendendo con calma olimpica il proprio turno. Contro il Benevento è arrivata l’occasione, insieme ad una prestazione di sostanza che ha alimentato i nuovi applausi dell’Allianz Stadium per una delle ultime bandiere bianconere. Ma adesso servono conferme: dopo la sosta per la Juve comincerà un ciclo da brividi, con avversari in serie del calibro di Sampdoria e Barcellona, prima della sfida contro il Crotone che fungerà da anticamera per il big match con il Napoli e la sfida di ritorno all’Olympiacos. E’ ormai certo che Marchisio sia di fatto una quarta scelta fra le opzioni di Allegri in mediana, ma quello lanciato oggi è l’ennesimo segnale della sua straordinaria forza di volontà. Tutti si riposano? Lui no. E se l’occasione dovesse arrivare di nuovo…
