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Claudio Marchisio presenta Juve-Milan. Il Principino ha parlato alla Gazzetta dello Sport, così: "Doppietta nel primo allo Stadium? Rimarrà un ricordo indelebile nel mio cuore. Giocavamo contro i campioni d’Italia, è stata una serata di soddisfazione e orgoglio. Era il primo anno con Conte, che lavorò molto fin da subito sul piano fisico e mentale: questo ha fatto la differenza. Forse è stato lì che abbiamo capito per la prima volta di poter vincere lo scudetto".

MILAN - «Il Milan adesso è più forte, Maldini, Massara e Pioli hanno fatto un ottimo lavoro per ricostruire una squadra che negli anni ha avuto alcune difficoltà e che merita di tornare ai livelli di un tempo. La Juve è in una fase di ricostruzione ma deve dimostrare di essere all’altezza della squadra che ha aperto il ciclo vincente».

PROBLEMA - «Quando si costruiscono le basi per un progetto più duraturo è normale incontrare delle difficoltà. Mi piacerebbe che venisse dato tempo e fiducia. Si stanno creando nuove leadership, non vedo problemi di personalità o identità, bisogna solo avere pazienza. Una squadra come la Juve deve sempre puntare a vincere, servono coesione e convinzione. Io sono fiducioso».

LOCATELLI NUOVO MARCHISIO - «Manuel è un grande giocatore, già al Milan si vedevano le sue qualità e al Sassuolo è maturato molto. Ha tutto per diventare il pilastro del centrocampo bianconero. Ha già dimostrato la sua personalità in Nazionale. Non amo fare paragoni, lui scriverà la sua storia e sono sicuro che sarà altrettanto bella».

CRESCITA - «Crescere in un club che lavori bene dal settore giovanile alla prima squadra è fondamentale. I giovani sono una risorsa preziosa e possono dare tanto, è importante che vengano seguiti dall’inizio. Io ho avuto la fortuna di crescere nella Juventus e di fare un’esperienza all’Empoli per maturare».