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Claudio Marchisio si racconta. Ospite del nuovo format bianconero A Casa Con La Juve, il Principino, ex centrocampista della Juventus, ha voluto parlare di una serie di ricordi a lui cari: "Il ricordo più bello è il primo trofeo alzato al cielo coi miei compagni, il primo Scudetto. I gol all'Inter, da piccolo? Non dico che sia offuscato, sono passati tanti anni, ho la fortuna di rivedere le immagini grazie a papà che veniva sempre a vedermi. La gioia immensa è stata con i miei amici che m'inseguivano. Quando ho poi segnato contro l'Inter da grande, ho capito che la passione ti porta a determinati frutti, quel gioco di gambe ce l'hai da bambino e lo sviluppi nel tempo. Per me è sempre stata un'emozione fortissima, quel gol. Ho sempre detto a tutti che avrei voluto essere sugli spalti per vedermi segnare quel gol. Sarebbe stato bello viverlo da fuori. Con Del Piero? Sì, irripetibile sicuro. Sull'esultanza non capivo nulla. Mentre stavamo entrando in campo, sulla scarpa sinistra avevo i tacchetti a 13 in gomma, l'altro erano a 6. Tornai di corsa a cambiarmi la scarpa, quando segnai non capivo nulla. Ma non è un'esultanza da primo gol, forse la più brutta della storia del calcio. Avevo sbagliato le scarpe, messe quelle giuste e ho fatto il primo gol in Serie A".