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E così,Giovanni Manna saluta e ringrazia. Nessun fulmine a ciel sereno, toccava capire soltanto in quale direzione sarebbe andata la sua carriera. Arrivato in bianconero nel 2019, il suo percorso è stato netto: prima le giovanili, poi l'esperienza in Next Gen, la prima da numero uno assoluto. E' andata bene. E gli è valsa la chiamata in un momento di disperazione e depressione: quando è caduto il cda, a raccogliere i cocci della gestione sportiva c'era lui, insieme a Francesco Calvo. 

Non c'è esperienza più formativa di rialzare la testa da un trauma, Manna ha avuto la bravura e la fortuna di trovarsi nel posto giusto in un momento complicato. Ha condotto uno dei mercati più atipici della storia della Juventus, guadagnandosi però la fiducia anche di chi è arrivato subito dopo. Cristiano Giuntoli non l'ha certo allontanato, anzi: lo ha reso il suo primo collaboratore, ruolo già concordato nell'attesa che il diesse ex Napoli ricevesse il via libera da Aurelio De Laurentiis. 


Come cambia la dirigenza della Juventus senza Giovanni Manna?


Lo stesso De Laurentiis che l'ha scelto come capo della rifondazione napoletana. Lo stesso De Laurentiis che, a fine 2024, vedrà un po' di contratti scaduti, in particolare per gli uomini legati alla figura di Cristiano Giuntoli. Ecco: da qui la Juventus pescherà, così da dare al capo dell'area sportiva bianconera i suoi collaboratori storici e fidati. Il primo? Giuseppe Pompilio, sul quale ormai è stato dissipato ogni dubbio. 


La Juventus ha scelto Stefanelli e cerca un capo scout


Cristiano Giuntoli ha selezionato Stefano Stefanelli, dirigente del Pisa, per sostituire il partente Manna. Inoltre, la Juve è alla ricerca di un nuovo capo degli scout, con il primo nome sulla lista che è Matteo Scala.
 

OR torna LIVE nel post Juventus-Lazio di Coppa Italia. Appuntamento poco dopo le 23 con Marcello Chirico e Antonio Romano. In collegamento dall'Allianz Stadium, Cristiano Corbo.