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Mario Mandzukic è pronto a legarsi, ancora, alla Vecchia Signora. E' pronto a farlo per una questione di cuore, d'amore, di missioni da portare a termine. Non era scontato, non lo è stato neanche per un secondo: ma Mario ha scelto la Juve per abbracciare un mondo di cui si è sentito parte integrante e che l'ha fatto star bene, sentir forte. E l'ha scelto nuovamente perché con i grandi amori si fa così: ci si prende quotidianamente, come fosse una promessa da mantenere ogni istante in cui si sta insieme. Ah, poi è passato da 3,5 milioni a 4 più bonus. Che non sono un dettaglio. Come non lo è mai stato il suo apporto. 

SEMPRE MARIO - Paratici non ha mai avuto dubbi sull'attaccante croato, stessa storia per Nedved e Agnelli. La carica emotiva, il peso all'interno dello spogliatoio, l'intelligenza con cui sprona tutto il gruppo in campo e fuori, ecco, sono stati un ulteriore biglietto da visita per infilare nel taschino una professionalità di cui si aveva bisogno. Ancora oggi, Mandzukic è un elemento essenziale della cura Allegri. Che se lo tiene stretto, a prescindere dal suo futuro. Perché lui, in fondo, è sempre il primo uomo da portar con sé in una guerra. E no, non ce l'ha fatta neanche la multimilionaria Cina a togliergli questa passione bianconera.