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Contro ogni aspettativa proveniente da un mercato importante e concentrato soprattutto su un reparto ben preciso, è la vecchia guardia a sbloccare la partita più difficile - Barcellona a parte - di questo inizio di stagione della Juventus. Cuadrado fugge sulla fascia, il cross è tesissimo e non arriva a Higuain (che pure si era allungato), ma al solito Mandzukic.

VECCHIO TANDEM - Cuadrado per Mandzukic, come l’anno scorso e come due anni fa, quando la stessa idea di un 4-2-3-1 e di una trequarti così abbondante non attraversava neppure la mente di Allegri. Che però si affida ai suoi pretoriani, quelli che l’hanno già accompagnato attraverso i momenti più complicati della sua esperienza bianconera. Tutti aspettano Bernardeschi, l’ex di lusso di Juve-Fiorentina, e invece il passepartout è il vecchio scambio tra Juan e Mario. Il colombiano, in particolare, spazza via in un secondo tutti gli spettri della panchina in cui l’acquisto di Douglas Costa avrebbe dovuto - sulla carta - relegarlo. L’ex Bayern sarà importantissimo nel corso di una stagione ricca di impegni, ma ad oggi (visto anche il maxi-investimento per portarlo a Torino) rimane il grande escluso di questa formazione. L’importante tuttavia è vincere, sempre, anche con una squadra a trazione anteriore: le alternative non mancano, ma non è ancora tempo di usufruirne. Quando e se arriverà, quel giorno, Cuadrado e Mandzukic osserveranno i nuovi arrivati brillare sul terreno di gioco. Per adesso, i protagonisti restano loro. A dispetto del mercato, a dispetto delle previsioni.

@mcarapex