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Dall’Europeo Under 21, che vivrà da capitano della Nazionale, alla corsa per la salvezza con l’Udinese: Rolando Mandragora si racconta su La Gazzetta dello Sport. Cominciando dal giorno del debutto in Serie A, quando con la maglia del Genoa affrontò la Juventus da titolare a sorpresa: “Se Gasperini mi avesse chiesto di attaccarmi alle cavi­glie di qualsiasi giocatore del­la Juve lo avrei fatto. Il mister mi rassicurò molto prima della gara e i compagni mi diedero una grande mano, ero così emozionato. Non smetterò mai di ringraziare Gasp, io eb­bi una grande fortuna, lui un gran coraggio”. E quando gli chiedono quanto sia cambiato da quell'esordio, Mandragora risponde: "Molto. Ho preso consapevo­lezza dei miei limiti e pian pia­no sto cercando di farli diven­tare i miei punti di forza. Quando ho esordito ero un ragazzino. Ora sono cresciuto e sono aumentate anche le responsabilità".