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Dopo quasi un anno trascorso dall'ultima partita ufficiale, arrivano finalmente buone notizie per Rolando Mandragora. L'incubo del centrocampista della Juventus - cominciato il 30 aprile 2016, quando in Virtus Entella-Pescara la rottura del quinto metatarso del piede destro dette inizio al calvario - sembra essersi finalmente concluso. Il brutto infortunio subito con la maglia degli abruzzesi gli ha fatto perdere il finale della scorsa stagione e gran parte di quella attuale, tanto da ritardare all'infinito il suo esordio in maglia bianconera.

PROMESSA - Acquistato nel gennaio 2016 per 6 milioni di euro più 6 di bonus dal Genoa, il talento classe '97 è stato costretto a tornare sotto i ferri a inizio agosto. Dopo il nuovo intervento e il lungo recupero, il giocatore ha collezionato soltanto due panchine con la prima squadra, due presenze con la Primavera di Grosso, pochi minuti con la Nazionale Under 20 e un'amichevole contro i dilettanti dell'Alpignano. Questo prima delle due partite con l'Under 21 di Di Biagio che questa settimana lo hanno riconsegnato finalmente ai palcoscenici importanti. Perché il talento di Mandragora non si discute, fin dalle prestazioni nelle giovanili del Genoa e quell'esordio in Serie A a soli 17 anni: fu Gian Piero Gasperini a lanciarlo, guarda caso, proprio contro la Juve a Marassi. In quell'occasione i rossoblù vinsero per 1 a 0 contro i campioni d'Italia e quel ragazzino snello riuscì letteralmente ad annullare un avversario del calibro di Paul Pogba. 

FIDUCIA JUVE - La Juventus, dalla sua, non ha mai dubitato di Mandragora. Persino nello scorso gennaio, quando tante sono state le opportunità di cederlo in prestito: l'Empoliha bussato fin da subito alla porta bianconera, il Pescara ha sperato in un gradito ritorno del mediano allo Stadio Adriatico, mentre l'ipotesi Atalanta si faceva strada nella mente del giocatore, con il sogno di riabbracciare il maestro Gasperini. Ma i bianconeri hanno fatto muro, continuando a ricevere segnali confortanti dai continui allenamenti del centrocampista. Che, dopo essere stato protagonista in Under 21 nel ruolo di regista, è stato testato negli scorsi giorni da Di Biagio addirittura come difensore centrale. Una prova importante, in vista di un biennio che si annuncia già ricco di opportunità da cogliere al volo: in azzurro, ma anche in bianconero. Perché dalla Serie A arrivano sempre nuovi segnali di stima, ma la Juve continua ad aspettare il suo giovane fenomeno. La palla, adesso, passa a lui.