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Rolando Mandragora, un futuro da scrivere con la Juve nel presente. E' questa la locandina che riassume in una sola immagine la situazione del giovane giocatore: talento della Juventus con vista sulla Nazionale - Mancini lo ha subito convocato e schierato titolare -, è uno di quelli di collocabili nella categoria dei più che promettenti. Con il Crotone ha vissuto la prima vera stagione in Serie A, dopo le peripezie dell'infortunio, ma la sua carriera è fatta già di momenti importanti, fin dall'esordio. Diverse squadre lo vogliono, molte altre ci pensano: come vi abbiamo raccontato in anteprima alcune settimane fa Genoa, Sampdoria e Atalanta sono state le mete più calde, anche se ora tutto fa presagire una scelta chiara: i rossoblu. La trattativa prosegue, in un affare basato su cessione con recompra... lui, intanto, si è raccontato così ai microfoni de IlBianconero.com.

Rolando, alla prima vera stagione in Serie A, e dopo l'infortunio: 2 gol e 37 partite, come valuta la sua annata?
"Sono contento di aver ritrovato continuità, aver accumulato un po' di esperienza e aver vissuto in Calabria".
 
Quali sono stati i momenti più belli? E i più emozionanti?
"I momenti più belli con il Crotone sicuramente i due gol realizzati e le vittorie più meritate. Ma poi, durante tutta la stagione, ci sono stati altri frangenti molto positivi che porterò sempre con me. E non sto parlando solo di pallone, ma anche di vita quotidiana in Calabria".
 
Quanto è dispiaciuto per la retrocessione del Crotone? 
"Tantissimo. Noi ce l'abbiamo messa tutta per la società ed i tifosi, che non ci hanno mai smesso di seguire".
 
L'esperienza in Nazionale alla prima di Mancini, un segnale da parte del tecnico ai nuovi giovani? 
"Mister Mancini, come ha anche detto ai microfoni più volte, ha molta fiducia nei giovani. Ce lo ha ripetuto molte volte. Ora siamo noi a dover ripagare la sua fiducia e dimostrare di poter meritare una maglia in Nazionale maggiore".
 
Mandragora può stare stabilmente nei 23 ed essere il volto del futuro o è meglio avere continuità nell'Under 21?
"Sicuramente lavorerò tanto per farmi trovare sempre pronto, sia per la Nazionale maggiore sia per l'Under 21. Farò di tutto per dare il meglio di me con la maglia azzurra, di qualunque selezione si tratti. 

Cos'ha imparato in questo ritiro e dove deve migliorarsi?
"Ho imparato tanto, perchè ero in mezzo ad ottimi giocatori e con uno staff tecnico di alto livello, che ci ha guidato molto bene. Come tutti, per potercela giocare contro ogni altra selezione, devo ancora lavorare tanto, con cura, cercando anche di accumulare più esperienza possibile".
 
E' stato e sarà strano non rivedere più Buffon in Nazionale? E Chiellini, tornerà a vestire l'azzurro secondo lei?
"Buffon è sicuramente un simbolo italiano, oltre che un grandissimo atleta. Se ha fatto questa scelta avrà pensato attentamente a tutto. Chiellini penso di si, che potrà essere convocato ancora. È un difensore forte e, se sta bene, può dare sicurezza ed esperienza al reparto arretrato. Poi il ct farà le sue valutazioni e ne parlerà con lui".
 
Che effetto le ha fatto giocare contro la Juve con la maglia del Crotone?
"Affrontare una squadra come la Juventus è sempre difficilissimo, ma allo stesso tempo emozionante e stimolante".

Dal legame con Pogba al Mondiale Under 20, dal Crotone alla Juve: tutta la storia di Mandragora, nella nostra gallery!