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Roberto Mancini, ct della Nazionale, ha parlato alla Gazzetta: «Scudetto Perugia 2000? Ricordo l’attesa in un Olimpico pieno. Eravamo quasi tutti convinti che saremmo andati allo spareggio, con il pari della Juve. Invece arrivò lo scudetto. C’eravamo meritati la fortuna rimontando 9 punti alla Juve in 6 giornate. Era il risarcimento per il titolo buttato via l’anno prima, con 7 punti di vantaggio sul Milan».

PIRLO - «No, ha fatto benissimo. Se ti chiama una squadra come la Juve, non puoi dire di no. Ha fatto fatica, come era naturale, per mancanza di esperienza. Non aveva alle spalle neppure un’esperienza nelle giovanili. Ma era giusto raccogliere la sfida, Andrea il calcio lo conosce». 

BALOTELLI - «Due anni fa aveva ancora 28 anni. Era nel pieno della maturità, poteva ancora migliorare. L’ho richiamato in Nazionale per dargli una spinta. Speravo in un sussulto d’orgoglio per tornare ad essere il grande giocatore che ha dimostrato di poter essere. Purtroppo Mario non ha fatto molto per tornare ai suoi livelli. Resta un grande dispiacere».

DONNARUMMA - «Nel mio ruolo, non posso. So solo che il Milan è un grande club, sta lavorando bene e crescerà ancora. A Gigio auguro serenità».