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Il ct Roberto Mancini ha parlato ai microfoni di Roma Tv: "Cosa ho pensato quando mi hanno chiamato per guidare l'Italia? Che nessuno voleva allenare la Nazionale, l'hanno chiesto a me e ho detto di sì. Credo che molti avessero timore di buttarsi in una situazione difficile, venivamo da una mancata qualificazione al Mondiale. Ma il calcio è fatto anche di questi momenti: si tratta di avere fiducia nelle proprie qualità e credere in quelle dei giocatori, si deve dare più fiducia ai giovani".

VITTORIE - "Sono stati bravi subito i ragazzi. Quando ci siamo trovati ho detto loro quello che pensavo, che l'Italia non poteva non avere giocatori bravi, non è mai accaduto. Ho chiesto loro se era possibile fare qualcosa di speciale per riavvicinare la gente alla Nazionale e loro sono stati bravissimi a creare un'ottima atmosfera, trovando un buon feeling tra di loro. Abbiamo usato le prime partite di Nations League anche per capire chi poteva stare nel giro della Nazionale e poi abbiamo affrontato le qualificazioni agli Europei con 30 giocatori molto bravi. Vincere non è mai facile, anche contro avversari più deboli e noi abbiamo voluto fare qualcosa di diverso rispetto a prima, cercando di giocare bene e fare il massimo a cominciare da queste partite. Finora ci siamo riusciti, speriamo di riuscirci anche più avanti".

EURO 2021 -"Il lavoro mi è mancato, avremmo dovuto giocare due partite molto importanti, a Wembley con l'Inghilterra e a Norimberga con la Germania, dopo mesi che non ci vedevamo. E in questi giorni avremmo iniziato il ritiro per gli Europei. Avevamo preso una bella scia, ora ci ritroveremo a settembre e per un anno non ci saremo visti. Sarà un terno al lotto, non sarà semplice all'inizio ma sarà così per tutti. Stavamo costruendo ed eravamo a buon punto. Dall'altro lato è meglio per i ragazzi, che avranno più esperienza. Quest'anno, comunque, penso che ce la saremmo giocata con tutte le altre squadre, anche se più avanti di noi. La Francia è giovanissima e campione del mondo. Sarebbe stato difficile per tutti batterci, avremmo avuto delle buone chance. Speriamo che un anno ci aiuti a migliorare i ragazzi più giovani. E' solo questione di dare più fiducia, se un ragazzo giovane è bravo, deve giocare".

ZANIOLO E PELLEGRINI - "Penso che Zaniolo possa diventare un giocatore straordinario se continuerà ad essere serio, ad allenarsi seriamente, a fare una vita da atleta. Credo che possa togliersi delle grandi soddisfazioni. Nicolò è un ragazzo giovane e non bisogna far ricadere su di lui tutte le responsabilità. È poco tempo che gioca in Serie A, deve accumulare esperienza, deve trovare il suo ruolo, che ancora credo non abbia trovato. È un giocatore che può giocare in due-tre ruoli. Questo non è uno svantaggio, anzi, può essere un vantaggio. Lui fa parte di quei giocatori giovani che con un altro anno potrà migliorare, recupererà dall'infortunio. È un giocatore fisicamente e tecnicamente molto forte, ha un gran sinistro. Per quanto riguarda Pellegrini, è un giocatore per noi molto importante, che può migliorare ancora perché ha margini enormi e ha diverse collocazioni in campo, quindi sarà importante anche lui. E' un giocatore polivalente a centrocampo, è un giocatore offensivo che a volte nella Roma ha giocato anche da centrocampista basso, però io credo che sia migliore quando offende perché ha il gol dentro. Credo che interno nei tre a centrocampo sia il suo ruolo migliore, però è un giocatore che può giocare esterno di attacco, come ha fatto con noi in Finlandia dove ha giocato benissimo. Ma anche Cristante, Mancini e Spinazzola sono tutti giocatori importanti per la Nazionale".

INFORTUNI - "Non sarà facile giocare a porte chiuse, giocare col pubblico è un'altra cosa e sarà un calcio particolare ma spero che le mascherine scompaiano al più presto. Mi aspetto qualche infortunio di troppo e probabilmente all'inizio il ritmo sarà basso, come in Bundesliga. Ma col passare delle partite i giocatori ritroveranno la condizione".