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Gli addetti ai lavori ne hanno sempre parlato bene, qualche anno fa il connazionale Zdenek Grygera spese belle parole definendolo un giocatore adatto alla Juventus. Stiamo parlando del giovane classe 1997 Roman Macek, in prestito al Lugano dopo le esperienze con le maglie di Bari e Cremonese. IlBianconero.com lo ha contattato per parlare della stagione in corso e per avere da lui una opinione sulla Juventus e sulla prossima sfida, decisiva, in casa dello Young Boys.

NUOVAMENTE FELICE - “A Lugano sta andando bene, mi ero infortunato durante il ritiro in America che ho svolto con la Juventus ma ora, per fortuna, sono riuscito a rientrare prima della sosta natalizia. E’ stato difficile ricominciare,  ho ripreso confidenza con il terreno di gioco ma posso fare di meglio. Ora sono nuovamente felice”.

LUGANO SCELTA MIGLIORE - “Ho scelto Lugano perché, durante la scorsa estate, ho avuto modo di parlare con la società e mi hanno mostrato il loro progetto che mi ha fin da subito convinto. Penso che sia stata la scelta migliore per accumulare ulteriore esperienza nel calcio dei grandi. Avevo altre offerte dalla Serie B italiana, ma non ho mai avuto dubbi”.

COLPITO DA EMRE E CANCELO - “Quando ho saputo che la Juventus mi convocava per la tournée americana, ero davvero molto felice. Ero in perfetta forma, ma purtroppo l’unica partita che sono riuscito a disputare è stata quella contro il Bayern Monaco a causa del problema al tendine di Achille. Ho avuto l’onore di indossare questa maglia e di condividere lo spogliatoio con i grandi campioni, l’atmosfera era molto bella. Sono rimasto estremamente colpito da due calciatori: Emre Can perché gioca nel mio ruolo ed è stato bello osservare e apprendere da chi ha giocato in Inghilterra, mentre Cancelo il primo giorno che l’ho visto ho pensato subito a quanto fosse forte. L’impressione non era sbagliata”.

LA PRIMAVERA - “Non posso non parlare bene dei ricordi che conservo alla Juventus. L’ultima stagione vissuta in Primavera agli ordini di mister Grosso è stata fantastica, ho vissuto grandissimi momenti come il Viareggio vinto ed essere allo Stadium per la finale di Coppa Italia. Purtroppo abbiamo vinto soltanto uno dei tre trofei in cui siamo arrivati in fondo, ma ricordo il modo in cui vincevamo piuttosto facilmente i match. Tanti miei compagni, che sento ancora, sono arrivati in alto come Lirola e Romagna, Kastanos è nell’U23 bianconera mentre Clemenza a Padova. Voglio davvero bene a loro, ho conosciuto splendide persone”.

LA JUVE E’ UNO STILE DI VITA - “Ho seguito il match con l’Inter così come tutti quelli disputati fin qui in questa stagione e non potrei far altro, perché soltanto quando hai la fortuna di far parte di quel club ti accorgi come la Juventus sia in realtà uno stile di vita. E’ stato fantastico l’acquisto di Ronaldo, la squadra è fortissima e sta dominando in Italia. Sono tifoso di questi colori, il campionato è ancora lungo ma spero che questi ragazzi possano alzare al cielo la Champions League”.

IL PARAGONE CON NEDVED – Il classe 1997 è stato paragonato, in passato, a Pavel Nedved per via della nazionalità in comune. Ma che ne pensa Roman? “Nedved è stato il giocatore migliore della storia del nostro calcio e mi ha fatto piacere quando i giornali mi hanno paragonato in qualche modo a lui, ma siamo molto diversi”.

IL SINTETICO E LE DIFFICOLTA’ - Proprio la Champions League, la Juventus martedì avrà il match decisivo a Berna contro lo Young Boys e una vittoria garantirebbe la sicurezza del primo posto: “Come la Juve, anche noi abbiamo già sfidato lo Young Boys ma nonostante una gara bellissima disputata abbiamo perso. La squadra è molto ben preparata, ha un vantaggio importante in campionato e il sintetico, se non sei abituato, può creare grandi difficoltà. Avrà l’apporto del pubblico e non ha nulla da perdere, infatti ho ascoltato mister Allegri e sono d’accordo con lui quando diceva che la partita più importante è quella di Champions. Penso che getterà il cuore oltre l’ostacolo per il valore dell’avversario così come hanno già fatto in Europa, ma tutto dipenderà dall’approccio che avranno i bianconeri perché la qualità è superiore. E i mezzi per poter sbancare Berna ci sono tutti”. 

IL MIO SOGNO E’ GIOCARE NELLA JUVE - “Sono arrivato all’età di sedici anni e il mio sogno non è cambiato. Lavoro intensamente per far parte della rosa della prima squadra, sono ambizioso e spero di poterci riuscire. Non mollerò mai, il mio obiettivo resta quello di essere in campo con i colori della Juventus in una partita ufficiale”.

@_Morik92_