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Il Napoli cade, in casa, contro il Milan. I rossoneri tornano in testa al campionato, volano guidati da un eterno Ibra. Gattuso e i suoi si fermano, ancora. Come già accaduto in questo inizio di stagione tra campionato e coppe. Uno stop pesante, specialmente al San Paolo, perché certifica i problemi azzurri. E se Gattuso, poi, si lancia e striglia pubblicamente i suoi non fa che rinfrancare questa tesi. Atteggiamenti, principini e molto altro, così il tecnico nel post partita. E chi parlava di scudetto... si deve ricredere. Mancano ancora moltissime partite, ma questo Napoli è da 4° posto, non da scudetto. E per quello deve lottare. Un mese fa tutti celebravano gli azzurri per la vittoria contro l'Atalanta, perché alla ripresa dopo la sosta viaggiavano come nessuno e impressionavano. E ora? Beh, ora, il Napoli è tornato ai suoi valori, faticando e perdendo contro il Milan. Perché? La domanda più giusta è: cos'è cambiato? La pausa. Le Asl, nel famoso caso, bloccarono sostanzialmente tutti e consentirono al Napoli di allenarsi per due settimane e preparare la sfida senza viaggi di mezzo. Ora, no. Ora tutti sono partiti e tornati. E si vede. Senza Asl...