Le uniche cose che resteranno a futura memoria di questa sfida sono i gol subiti di pregevole fattura, l’esultanza alla CR7 di Cesinha, il gol di Muratore nel primo tempo e la prodezza di Matheus Pereira a sigillare il 3 a 3 nel finale. Nel mezzo il fortuito gol di Matuidi (mezzo collo, mezza spalla) decisivo per la rimonta.
Ma quale Maifredi 2.0!
Scomodare la Juventus di Gigi Maifredi in alcuni commenti letti in giro sul web è davvero follia (il caldo può giocare davvero brutti scherzi...). Quando si intraprende la strada della rivoluzione, come fatto dalla proprietà bianconera, è normale avere un periodo medio/lungo di assestamento. Bisogna avere molta pazienza, soprattutto all’inizio. Per assimilare il calcio di Sarri ci vuole tempo. Ci sta subire molti gol all’inizio, anche se in amichevoli di poco valore, così come siamo certi la Juventus continuerà a subirne anche nelle prime gare ufficiali della stagione perché alzare il baricentro della squadra e imparare a difendere alti non è una meccanismo che si acquisisce con 1 mese di allenamenti e 3-4 partite di spessore. Se si voleva andare sul sicuro, continuando a vincere facendo il minimo indispensabile e rischiando il meno possibile, bastava tenere Allegri sulla panchina della Vecchia Signora. Se invece si crede davvero nella svolta in cui la dirigenza si è lanciata quest’anno per andarsi a prendere la Coppa "maledetta" bisogna dare all’ex tecnico del Chelsea tutto il tempo necessario (i giocatori funzionali praticamente già ci sono, bisogna solo “specializzarli”) per cambiare in primis la mentalità del gruppo ma anche di tutto l’ambiente. Almeno all’inizio, vincere non sarà l’unica cosa che conterà ma sarà fondamentale accorciare i tempi di assimilazione dei nuovi schemi, anche a costo di subire qualche gol di troppo e lasciare qualche punto per strada.
Di Stefano Discreti per Calciomercato.com