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Lukaku un paracarro o un grande campione? Per buona parte dei tifosi interisti il secondo aggettivo. Per altri tifosi juventini, il primo sostantivo. I numeri parlano di un giocatore che non macina molti chilometri a partita, ma che è dotato di uno scatto fulminante; parlano del terzo realizzatore in attività della Premier e del capocannoniere della nazionale belga. Parecchi commentatori, molti titoli di giornali e siti scrivono, in sintesi: “Marotta 1 Paratici 0”. Altri pongono il dubbio che Lukaku non sia mai stato un reale desiderio juventino e che la volata di Paratici fosse un falso obiettivo, la classica manovra di disturbo per alzare il prezzo e danneggiare l’Inter.

Diciamo subito che il derby Marotta-Paratici ancora non è nel calendario della serie A e che la volata con relativo sorpasso sul traguardo è mera ipotesi. Certo Lukaku si presenta come un buon giocatore. Forse non un campione, ma il grande desiderio di Conte si avvera. Il nuovo allenatore nerazzurro, diversamente dal nuovo allenatore bianconero è uno che interviene sul mercato, esplicita le sue richieste e formula critiche. Sarri non parla in fase di calciomercato e lo fa assai meno del collega interista anche riguardo alla società d’appartenenza.

Un ulteriore dato è che tra le due storiche contendenti sembra aver vinto un altro. Ovvero il Manchester United. Lukaku era diventato un problema (non proprio come Icardi), definitivamente scaricato e addirittura sanzionato con una salatissima multa. Sembrava, in una certa misura, anche ai margini del mercato perché le richieste concrete, al di là di “rumors” non s’intravedevano. Gli 83 milioni di euro richiesti dai Red Devils parevano una puntata troppo alta e, invece, qualcuno è andato a vedere. Alla fine, sia pure con una serie di riformulazioni del pagamento, quella cifra è stata ottenuta. Fra la Juve e l’Inter, ha vinto il Manchester United.