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Ormai ci siamo: Matthijs de Ligt è atteso a Torino tra domani e martedì per le visite mediche di rito al J-Medical e, successivamente, per firmare il contratto che lo legherà alla Juventus per le prossime cinque stagioni. Il suo numero di maglia, però, sembra ormai essere deciso: sarà il 4. Vestito per l'ultima volta da Medhi Benatia, tra il 2016 e il gennaio scorso, ma che ha avuto anche altri padroni illustri nel corso della storia bianconera. Dal 1973 al 1976 è stato sulle spalle di Giuseppe Furino, che però oggi ha usato parole al miele per il nuovo arrivato: "Sarà su ottime spalle". Dal 1982 al 1986, invece, a indossarlo è stato Massimo Bonini, che, sempre a La Gazzetta dello Sport, è stato più duro: "De Ligt è un colpo straordinario, ma si ricordi che non conta il ruolo: il 4 significa lotta e sudore, quindi Juventus". Negli anni, poi, si sono alternati grandi del calibro di Marco Tardelli, Claudio Gentile e Antonio Conte, fino alle quattro stagioni di Moreno Torricelli e a a un idolo indiscusso per tutti i tifosi bianconeri.

PASSATO, PRESENTE E FUTURO - Dal 1996 al 2005, infatti, il numero 4 lo ha indossato Paolo Montero, tra i difensori più amati non soltanto nel passato recente. Ora sarà il turno di De Ligt, pronto a raccoglierne la pesante eredità e a riportare lustro e valore a una maglia tanto importante. Il presente è tutto del talentuoso difensore olandese, che però può guardare anche al futuro con speranza e ardore. Di fronte a lui ci sono cinque anni di contratto, potenzialmente da secondo calciatore più pagato in casa Juventus con 12 milioni di euro netti a stagione da incassare con tutti i bonus inclusi, e potenzialmente un decennio per ricostruire, insieme a Daniele Rugani, Merih Demiral e Cristian Romero, la splendida storia scritta negli anni della BBC bianconera. Una maglia importante per un talento unico nel suo genere: De Ligt è pronto, la Juventus lo aspetta.