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Claudio Lotito contro Beppe Marotta. Il presidente della Lazio si schiera contro l’ad dell’Inter sul tema della ripresa del campionato, ma non solo. La questione tra i due, come spiega La Repubblica, è ben più complessa. Fautori della ripartenza e oppositori, poi ci sono in ballo i soldi. La Lega Serie A una giungla, anzi “un verminaio”, come dice un presidente. Lotito ce l’ha con Marotta perché è convinto che in assemblea debba sedere e parlare solo chi, nelle società, investe e ci mette i soldi. 

LA VOCE - Negli ultimi giorni è circolata la voce secondo cui Beppe Marotta sia stanco dell’Inter, e rimpianga così la serenità che aveva ai tempi della Juve. Repubblica spiega l’indiscrezione, attribuendone il ‘merito’ proprio a Lotito. La voce, infatti, sarebbe stata messa in giro proprio dai ‘lotitiani’, un partito forte in Lega, nel giorno esatto in cui l’ad dell’Inter incassava i complimenti dal presidente Zhang per le modalità della cessione di Icardi al PSG.

I ‘LOTITIANI’ - C’è dell’altro: Lotito accusa le big di aver tramato con le piccole affinché ls Serie A non ripartisse. L’asse delle grandi del Nord, esteso a Napoli e Roma, non regge, non è compatto. Quando Scaroni (Milan) e Marotta hanno chiesto la revisione del calendario della Coppa Italia, Agnelli si è tirato indietro, lavandosene le mani “per il bene del sistema”. E così cresce il partito di Lotito, formato da: Verona, la Sampdoria, il Genoa, la Spal, l’Atalanta e l’Udinese.

NUOVA BATTAGLIA - La prossima battaglia, sempre secondo La Repubblica, vedrà Lotito scendere in battaglia per spodestare almeno uno tra Marotta e Antonello dal Consiglio. L’Inter occupa due posti, troppi secondo il patron della Lazio, che ne vorrebbe rimuovere uno per rimpiazzarlo con Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, o Setti, numero 1 del Verona, club ‘amico’ della Lazio.