RETROSCENA LOTITO - "La più grande soddisfazione della partita di domenica non sono i messaggi e le telefonate, ma la mia entrata negli spogliatoi dopo il 90’: entro e vedo 5 o 6 giocatori arrivare verso di me, piani di adrenalina. Urlavano: visto, presidente, abbiamo fatto quello che hai detto; hai visto presidente, hai visto! Urlavano come matti. E stanno facendo quello che ci siamo detti"
SULLE TELEFONATE POST PARTITA - "Tantissime, da laziali, ma molti non laziali. La verità è che ci chiedono di rompere il monopolio della Juve, di battere l’Inter. Tifano noi tutti quelli che non tifano Juve e Inter".
SU MILINKOVIC - "Mi fa molto piacere sentirlo parlare di famiglia laziale. Noi abbiamo trattato bene lui: abbiamo rivisto il suo contratto più volte, lo abbiamo fatto sentire importante per noi. Stiamo crescendo tutti insieme".
LOTITO PENSA AL LAVORO, NON ALLO SCUDETTO - "In campo si divertono loro, sugli spalti i tifosi, io lavoro. Eppoi, ricordatevelo sempre: Lotito è un animale a sangue freddo". E lo Scudetto: "Quello mi chiedevano al telefono da Milano, dal Sud… Io penso alle cose concrete, non ai sogni".