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Aveva fretta di ricominciare la stagione, Claudio Lotito. E poi? -7 dalla Juve. Lontani. Lontanissimi con sette giornate alla fine del campionato. Quella distanza che volevano diminuire - e anzi, addirittura l'obiettivo era superare i bianconeri e prendersi lo scudetto - in realtà è aumentata partita dopo partita. La forbice si è allargata e il piano della Lazio di ricominciare il prima possibile, forse, non era proprio una mossa vincente.

PIANO FALLITO - Eppure l'avevano chiesto a gran voce. Lotito e il suo portavoce Arturo Diaconale. Giocare, giocare, giocare: quello era l'unico pensiero mentre il virus si diffondeva a macchia d'olio in tutto il Paese. Difficile riprendere il campionato in quel clima, anche a livello logistico non sarebbe stato semplice. La Lazio, però, voleva superare la Juve e ripartire a tutti i costi. Alla fine il campionato è ricominciato, ma il sorpasso non è mai arrivato.

FRETTA DI RIPARTIRE - Chiaro, la rosa a disposizione di Inzaghi è corta. E giocare ogni tre giorni non aiuta la Lazio. Ora il problema è quello, ma un mese fa (perché prima ancora era impensabile scendere in campo per la situazione che si stava vivendo) la siruazione non sarebbe stata tanto diversa. Rosa corta ieri come oggi. Quando non ci sono parole che tengono, il campo parla con i risultati e i bianconcelesti devono anche guardarsi indietro dove c'è un'Atalanta che ha messo il turbo. Diamo un occhiata alla classifica: Juve 75 punti, Lazio 68, Atalanta 66. E tra dieci giorni c'è lo scontro diretto tra Sarri e Inzaghi. Ma siamo sicuri che alla Lazio conveniva ricominciare il campionato?