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Ci sono solo due giocatori sempre presenti fin qui nella Juve targata Allegri-bis. Un nome può stupire, è quello di Dejan Kulusevski: ma lo svedese è stato titolare solo due volte, collezionando solo spezzoni senza mai riuscire realmente a convincere il suo allenatore. L'altro è invece quello di un elemento diventato ben presto un insostituibile: Manuel Locatelli. Lui è partito in panchina solo prima della prima sosta, appena arrivato, poi a La Spezia dove Allegri lo ha immediatamente gettato nella mischia dopo l'intervallo. Mossa azzeccata, anche perché senza il salvataggio sulla linea effettuato sul 2-1 per lo Spezia, forse ora non si potrebbe parlare della rimonta bianconera. Di tempo nel frattempo ne è passato ancora, la Juve da quel giorno ha sempre vinto eccezion fatta per il pareggio di San Siro con l'Inter e Locatelli è stato praticamente sempre in campo. Ecco perché proprio contro il Sassuolo, la sua ex squadra, potrebbe pure rifiatare: possibile infatti un turno di riposo almeno inizialmente, con Arthur in rampa di lancio. Resta comunque una partita speciale per Locatelli, protagonista di una delle principali trattative di mercato della scorsa estate che ha visto Sassuolo e Juventus trattare per mesi pur sapendo come sarebbe andata a finire, perché la volontà di Manuel non è mai stata in discussione. Trattativa lunga e articolata, ricca di retroscena. Come quelli legati all'ingaggio, al momento in cui scatta l'obbligo, a clausole fuori comunicati ufficiali e ai bonus concordati. 

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