Ecco quindi che si spiega il grande sorriso che lo stesso giocatore, ex Atalanta, ha sfoggiato nei suoi primi giorni romani. Radioso, all'arrivo e nelle foto di presentazione, quanto nella conferenza stampa tenutasi a Trigoria per ufficializzarne l'acquisto. Da allora, sono passati appena sei mesi, nei quali Spinazzola ha confermato una certa fragilità, ma in cui non è comunque riuscito a creare le condizioni affinché fosse considerato imprescindibile. Sei mesi di Roma che hanno spinto la dirigenza a sfruttarne il suo appeal sul mercato per completare un'operazione necessaria dopo l'infortunio di Nicolò Zaniolo, proprio contro la Juventus domenica sera.
Così, anche i sorrisi sono passati in secondo piano. Per tutti, ma non per Spinazzola, che a ben vedere dalla sua prima giornata da nerazzurro (ha fatto le visite, manca solo l'ufficialità), non ha ben gradito gli sballottamenti degli ultimi mesi. A Torino ci credeva, avrebbe voluto prendersi quella fascia della Juventus sognata negli anni di prestito, ma ha accettato di andare consapevole che alla Roma avrebbe trovato spazi e possibilità di affermarsi. Il volto senza sorriso visto a Milano, dice poco, ma può comunque raccontare di un ragazzo che sa di aver "perso" un'occasione. Condonata la Juve, la Roma resta sul groppo. Ora tocca a Conte rivitalizzarlo.